Macchina fotografica
Agfa
Descrizione
Autore: Agfa (1867-)
Ambito culturale: ambito tedesco
Cronologia: 1930-1958 ca.
Categoria: economia e ritualità domestiche
Tipologia: macchina fotografica
Materia e tecnica: metallo; pelle; plastica; vetro
Misure: 7.5 cm x 12 cm x 10 cm
Descrizione: Questa macchina fotografica ha due mirini, destro e sinistro, rispettivamente per la visione verticale e per la visione orizzontale. Il cerchio sottostante è lÂ'obiettivo vero e prorprio, con lente a menisco. Il pomello laterale serve a mandare avanti la pellicola dopo ogni scatto; inoltre tirandolo verso lÂ'esterno serve per sganciare il box con la pellicola, ogni volta che si deve caricare o scaricare la fotocamera.
Notizie storico-critiche: Questo macchina è il modello Agfa Box 600 "Synchro-Box" prodotta in Germania dalla Agfa tra il 1930 e il 1958. Era una macchina tutto sommato facile da usare, lÂ'unica regolazione riguardava la scelta dei due diaframmi per mezzo di una linguetta. La fotocamera andava tenuta allÂ'altezza della cintura mentre si guardava attraverso i mirini. Sorprendente è la ricchezza di fotografi nella prima metà del Novecento in Val di Scalve: Simone Magnolini, interessato agli aspetti delle attività tradizionali; Stefano Magri (1875-1943) di Vilminore di Scalve, fotografo ambulante attento a cogliere con accuratezza fasi e momenti di lavoro; e Luigi Bonomi (1876-1929) di Barzesto di Schilpario che ha immortalato i volti della gente.
Identificativo: NI.
Collocazione
Schilpario (BG), Museo Etnografico
Credits
Compilazione: Civai, Alessandra (2017); Fracassetti, Lisa (2017)
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/beni-etnoantropologici/schede/y3010-00291/
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