Trinciapaglia

ambito scalvino

Trinciapaglia

Descrizione

Ambito culturale: ambito scalvino, Lombardia

Cronologia: sec. XX primo quarto

Categoria: attività agro-silvo-pastorali

Tipologia: trinciapaglia

Materia e tecnica: legno; ferro

Misure: 94 cm x 83 cm x 93 cm

Descrizione: Un cassone a forma di parallelepipedo è sostenuto su quattro gambe unite da una traversa. La paglia, da inserirsi all'interno, viene spinta verso una delle estremità dove si trova una vecchia lama di falce, la cui punta piegata verso il basso è fissata al braccio di una leva mobile. Dall'altra parte della lama vi è il manico che, mosso manualmente su e giù, produce il trituramento della paglia. Superiormente vi è un coperchio che, se fatto ruotare, provoca lo spostamento della paglia.

Notizie storico-critiche: Si tratta di una tipologia di trinciapaglia diffusa in Lombardia e Piemonte: serve per triturare finemente il foraggio misto, la paglia, le foglie o, più di rado, il fieno. Questo ed altri attrezzi, utilizzati in tutto il processo della fienagione, erano connessi alla ricchezza del patrimonio zootecnico. La sussistenza di molti contadini si basava sull'allevamento e sui prodotti caseari. Con l'erba medica si potevano ottenere anche cinque tagli l'anno. la paglia tritata serviva sia per il nutrimento (mescolata ad altri vegetali) sia per il giaciglio degli animali. In altri contesti questo stesso attrezzo veniva usato anche per triturare le foglie di gelso per i bachi da seta.

Collocazione

Schilpario (BG), Museo Etnografico

Credits

Compilazione: Civai, Alessandra (2017); Fracassetti, Lisa (2017)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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