Carlo De Notaris (attribuito), Ritratto di Paolo Rovelli
Paolo Rovelli posa in piedi, girato di tre quarti verso destra, con lo sguardo rivolto allo spettatore. La sua figura acquista risalto sul fondo scuro e uniforme grazie al colore chiaro del cappotto. Nello sfoggio dei guanti e nell’attenzione ai particolari, così come nella resa morbida del tessuto, si coglie l’attenzione per i particolari del vestiario, che conserva il potere, tutto borghese, di evocare lo stato sociale d’appartenenza.
Il dottor Rovelli si laureò in Medicina e Chirurgia nel 1832 presso l’Università di Pavia. Cominciò la sua attività professionale come praticante presso l’Ospedale cittadino, dove nel giugno 1832 venne assunto come medico-chirurgo. Nel febbraio 1834 venne nominato Medico del I° Circondario di Monza in pianta stabile, ruolo che mantenne fino al maggio 1854, quando chiese la quiescenza poiché ‘afflitto da Bronchio Polmonite, non che da Nevralgie Spinali ricorrenti, cagionati dai continui e faticosi servizi medico-chirurgici oltremodo annualmente accresciuti’.
Oltre a prestare servizio presso l’ospedale, esercitava come medico nella Pia Casa di Ricovero ed Industria. In una lettera del maggio 1836 l’allora Direttore Medico dell’Ospedale elogiò largamente l’operato del Rovelli, che seppe disimpegnare le sue mansioni “costantemente e con zelo […] mostrando somma capacità tanto nella partita Medica quanto per la Chirurgica, nell’esercizio delle quali si è costantemente mantenuto e fu sempre pronto a prestarsi anche in sussidio dei di lui Colleghi” .
La presenza dell’iscrizione commemorativa sul ritratto dichiara che l’effige fu eseguita ‘post mortem’ in forma gratulatoria su commissione dalle autorità del Luogo Pio, secondo la tradizione istituita dalla Ca’ Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde.
Ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2015 [cm]