L’organizzazione dell’Archivio, la committenze, le acquisizioni
È infatti a partire dagli anni successivi alla realizzazione della mostra, cioè dopo il 1978 che i materiali fotografici furono organizzati in fondi costituiti a seconda della provenienza. I primi fondi che vennero costituiti sono il Fondo Mondo Popolare (sigla MPP) che raccoglie i servizi fotografici direttamente commissionati e fatti realizzare dall’Ufficio
il Fondo Acquisizioni Archivio Contemporaneo (sigla AAC) che raccoglie materiali fotografici d’archivio e servizi fotografici acquistati ma non direttamente commissionati dall’Ufficio realizzati dopo il 1945,
il Fondo Acquisizioni Archivio (Sigla AAR) nel quale sono conservate le fotografie acquisite realizzate anteriormente al 1945 e non facenti parte di altri fondi fotografici di rilevante consistenza.
Il Fondo Magnolini
Nel 1979 venne per la prima volta acquisito dall’ l’Ufficio un intero fondo fotografico.
Si trattava dell’archivio professionale di un anziano fotografo ormai ritiratosi dall’attività, Simone Magnolini, che aveva operato tra il 1919 e il 1969 in alta Valle Camonica. Fotografie di Magnolini erano state utilizzate nella mostra Dai Campi e dalle Officine e nel volume ‘Brescia e il suo territorio’ della collana ‘Mondo Popolare in Lombardia’.
Il fondo era composto da diverse migliaia di fotografie relative al lavoro, al territorio, alla realizzazione di grandi opere e agli eventi storici e sociali che avevano caratterizzato la vita nei diversi comuni dell’alta valle dagli anni Venti agli anni Sessanta.
‘Percorsi Lombardi’ e altre mostre
Negli anni successivi vennero realizzate altre mostre fotografiche: nel 1992 quella dedicata a Ernesto Fazioli fotografo Cremonese di cui l’Ufficio ha acquisito molte fotografie, (collegamento Directory sub directory Mostra Fazioli), nel 1994 quella dedicata al fotografo milanese Enzo Nocera.
Nell’inverno tra il 1991 e il 1992 l’Ufficio Cultura del Mondo Popolare ricevette l’incarico di promuovere la realizzazione di una mostra fotografica sugli aspetti del paesaggio, del territorio, del patrimonio architettonico e della vita produttiva e sociale in Lombardia. Alcune delle tematiche che l’incarico richiedeva di affrontare erano nuove rispetto all’esperienza consolidata del gruppo di lavoro che operava nell’Ufficio nel campo della ricerca a carattere etnoantropologico e storico sociale e che aveva ben poca esperienza riguardo alla documentazione del paesaggio e dell’architettura che fino a quel momento non era mai stata oggetto d’interesse.
Seguendo il suggerimento di Roberta Valtorta, docente di Storia della Fotografia presso il C.F.P. Riccardo Bauer, scuola di fotografia e comunicazione visiva, uno dei punti di eccellenza del sistema regionale della formazione professionale, vennero selezionati sei giovani fotografi diplomati da poco, Giampietro Agostini
Barbara Chiarini,
Marco Costa
Salvatore Galano
Johanna Gruber
Roberta Orio
ai quali furono affidati differenti temi sui quali realizzare un servizio fotografico da svolgersi entro un anno.
Con le immagini prodotte nel corso di questa campagna fotografica venne realizzata la mostra intitolata ‘Percorsi Lombardi’, presentata a Palazzo Bagatti Valsecchi a Milano nella primavera del 1994.
La realizzazione di ogni mostra fu anche l’occasione per acquisire nuovi materiali come peraltro avvenne in occasione della pubblicazione di alcuni dei volumi della collana Mondo Popolare in Lombardia.
Altre committenze, altre acquisizioni
Nel corso degli anni continuò comunque anche la committenza di servizi fotografici prevalentemente orientati sulla documentazione della ritualità popolare urbana, delle modalità di aggregazione sociale e sulla documentazione dell’ambiente, continuarono altresì le acquisizioni di servizi fotografici su tematiche riguardanti i campi d’interesse dell’Ufficio e di interi fondi fotografici acquistati o concessi in deposito.
Il fondo Hammacher
Di particolare rilevanza fu l’acquisizione nel 1992 del Fondo Hammacher, costituito dai materiali prodotti da questo fotografo, al quale l’Ufficio nel corso degli anni ha affidato numerose committenze, tra il 1950 e il 1992.
L’Archivio di etnografia e Storia Sociale
Nel 1995 con la costituzione dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale articolato nelle sue componenti Archivio della Comunicazione Orale e Archivi dell’Immagine venne massicciamente avviata la catalogazione informatica all’interno dei sistemi SIRBeC e AESS secondo gli standard catalografici normati dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD). La produzione e l’acquisizione dei materiali componenti l’archivio è tuttora in corso.
Fanno parte degli Archivi dell’Immagine circa un milione di fotografie di proprietà regionale o affidate in deposito alla Regione.
I documenti sonori, fotografici e audiovisivi che attualmente compongono l’Archivio di Etnografia e Storia Sociale sono conservati, in locali climatizzati, presso la sede regionale di Palazzo Lombardia a Milano. I fondi Patellani, Zaugg e la Collezione Colombo sono invece depositati presso il Museo di Fotografia Contemporanea di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo.
Più di 70.000 fotografie degli Archivi dell’Immagine sono state catalogate e digitalizzate, di queste circa 42.000 sono consultabili sul sito www.lombardiabeniculturali.it.
Ultimo aggiornamento: 23 Maggio 2017 [cm]