Opere di abbellimento
Nel secondo quarto del secolo XVIII, l’ultimo di attività della confraternita, si pensò alle opere di abbellimento dell’interno della chiesa.
L’altare maggiore venne realizzato dallo scultore Giuseppe Rusnati (1647-1713) tra il 1710 e il 1712.
Per la decorazione della parte superiore dell’aula la Confraternita, tra il 1723 e il 1724, affidò a Giuseppe Antonio Castelli da Monza detto il Castellino (?-1724) l’esecuzione della quadratura architettonica.
La volta della navata centrale raffigurante “S. Giovanni Battista tra l’Antica e la Nuova Legge” era opera di Pietro Gilardi (1679-1730).
Sulla volta del presbiterio venne rappresentato il “Tripudio angelico con la palma e la corona del martirio”, eseguito da Gilardi
Quattro statue in terracotta raffiguranti angeli, commissionate nel 1728 allo scultore Carlo Beretta,(1690-1765), furono poste nelle nicchie al di sopra delle porte del coro.
Nella parte inferiore le quadrature architettoniche furono realizzate da Antonio Castelli e da Giacomo Lecco o Lecchi o Lechi. La decorazione venne conclusa dopo il 1728.
Gli stucchi furono realizzati da Giacomo Bellotti nel 1720 e le dorature da Antonio Castino nel 1728.
La letteratura indica in Giovanbattista Sassi (1679-1762) l’esecutore dei medaglioni sottarco e sopraporta. La decorazione della chiesa venne ultimata nel 1728.
Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre 2020 [cm]