Ad Ostiglia, il Museo della Farmacopea
A partire dal secondo dopoguerra il farmacista bergamasco Losa raccolse sul mercato antiquario vasi da farmacia – albarelli, pillolieri, brocche, vasi – contenitori di materiale apotecario in legno curvato, confezioni industriali di medicinali, bottiglie in vetro e strumenti vari. Per quanto concerne la materia e la tecnica di esecuzione la serie è costituita da maioliche, porcellane e opaline.
I più antichi risalgono al secolo XVI, la maggior parte è stata realizzata tra i secoli XVII e XVIII, i più recenti sono una produzione del 1900 . Tra i motivi ornamentali si segnalano: la bicromia bianco-turchina, il monocromo azzurro della decorazione bipartita in due fasce con ornamenti di fiori e foglie a festone; le baccellature verticali azzurre imitanti con pennellate di colore la forma degli argenti sbalzati settecenteschi.
ll lavoro di studio e analisi stilistica ha permesso di individuare la manifattura Manardi di Bassano del Grappa, attiva dal 1669 al 1744, e l’area di produzione veneta.
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Museo della farmacopea, Ostiglia (MN)
Pubblicato: 25 Ottobre 2017 [cm]