Vestigia sudamericane a Milano
Nelle Raccolte Extraeuropee delle Civiche Raccolte d’Arte Applicata ed Incisioni di Milano sono conservati reperti etnografici provenienti da Americhe, Africa e Asia. Il nucleo originale delle Raccolte risale al naturalista Antonio Raimondi, che fu in Perù nella seconda metà del XIX secolo. Nel 1943 un bombardamento provoca la distruzione della maggior parte degli oggetti, ma nel dopoguerra numerose donazioni permettono un nuovo incremento delle collezioni, specie per l’area sudamericana.
Degli oggetti conservati nelle Raccolte Extraeuropee, attualmente non esposti che in minima parte nella sede del Castello Sforzesco di Milano, sono pubblicate finora nel portale Lombardia Beni Culturali alcune centinaia di schede, parte nella sezione Opere e oggetti d’arte e parte nella sezione Beni etnoantropologici. Da quest’ultima sezione, e precisamente dalla categoria attività liturgiche e rituali, sono tratte le immagini qui presentate.
Materia e tecnica degli oggetti, fascinosi per foggia e colori, sono di per sé poveri: cotone filato; legno, corteccia e foglie; piume, penne, artigli di animali; semi; cera.
Gli ambiti culturali interessati sono numerosi: piccoli o piccolissimi popoli, sparsi in un’area immensa, dalla Guiana al Brasile al Paraguay: Karaja, Kayapo, Xavante, Bororo, Tapirapé, Kanela (Brasile, Goias); Urubu Kaapor, Rikbaktsa, Pukani, Araweté, Mandurukù, Kayapo Kubenkrakren, Kaiabi, Arara, Asurini, Kayapo Kararao, Iranxe, Kana, Tembé (Brasile, Para); Ashaninka (Brasile, Acre); Kayapo Txukahamâi, Kalapalo, Txukarramae, Kuikuro, Mehinaku (Brasile, Xingu); Yanomami (Brasile, Amazonas); Guaranì (Brasile, Espirito Santo); Zo’è, Wayana, Aparai (Brasile e Guiana); Wai Wai, Kokraimoro, Karipuna, Oyampi (Guiana); Nambiquara (Bolivia); Kuna (Panama); Kadiweu (Paraguay, Pantanal).
Pubblicato: 14 Settembre 2009 [Saverio Almini]