Il Quarto Stato torna alla GAM di Milano senza filtri
Dal 7 luglio 2022
L’iconico quadro di Giuseppe Pellizza da Volpedo “Il Quarto Stato” torna alla Galleria d’Arte Moderna di Milano – GAM dopo essere stato ospitato per oltre un decennio al Museo del Novecento.
Questo ritorno permette al capolavoro divisionista di trovare una collocazione che ne valorizzi al meglio l’imponenza, la potenza espressiva, la particolare tecnica pittorica, che si basa sull’utilizzo dei “colori divisi”, ossia non mescolati sulla tavolozza, ma stesi puri sulla tela. Il nuovo allestimento, infatti, è stato progettato per rendere l’opera apprezzabile nelle migliori condizioni possibili: senza vetro di protezione a schermarne la bellezza, visibile sia da una prospettiva adeguata a restituirne l’impostazione formale, sia da una posizione più ravvicinata, che dà al visitatore la possibilità unica di ammirare la straordinaria tecnica pittorica dell’artista.
La sala dov’è collocata l’opera all’interno della GAM, inoltre, pone Il Quarto Stato in continuità e in dialogo con le opere circostanti, in un percorso che riassume, attraverso una serie di capolavori, il passaggio dall’Ottocento al Novecento.
Il capolavoro di Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907), infatti, è opera emblematica dal punto di vista artistico, tecnico e sociale. La scena, ambientata in una piazza del paese natale del pittore, rappresenta la protesta di un gruppo di lavoratori, la cui marcia verso un futuro luminoso rivendica la forza coesiva e la dignità del lavoro da cui deve partire il riscatto del popolo. È, dunque, un quadro monumentale a cui Pellizza lavora tra il 1898 e il 1901, anni caratterizzati da scioperi, proteste e rivendicazioni della classe operaia, di cui la pittura si fa portavoce.
Presentato al pubblico alla Quadriennale di Torino del 1902, il dipinto rimase invenduto, ma divenne in breve un simbolo. Nel 1920, nel clima incandescente del Biennio Rosso, Il Quarto Stato raggiunse Milano in occasione di una mostra. Il clamore suscitato fu tale da promuovere una sottoscrizione pubblica per assicurare la tela alla città, trovando collocazione nel Castello Sforzesco per poi passare alla Galleria d’Arte Moderna.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il dipinto fu trasferito a Palazzo Marino, sede del municipio, come simbolo della conquista della democrazia e della riappropriazione dei diritti. L’opera conobbe da lì in poi una popolarità inaspettata che la portò sul grande schermo, quando venne utilizzata per i titoli di testa del film Novecento di Bernardo Bertolucci del 1976.
Nel Sistema Informativo Regionale Beni Culturali SIRBeC (reso fruibile online su Lombardia Beni Culturali) oltre a quella dedicata a Il Quarto Stato, sono raccolte numerose schede di altrettante opere pittoriche di Pellizza da Volpedo, che è possibile riscoprire e consultare a questo link
Su sito www.gam-milano.com è possibile trovare informazioni aggiornate sugli orari di apertura al pubblico. Ricordiamo infine che la GAM aderisce al circuito Abbonamento Musei Lombardia
Pubblicato: 8 Luglio 2022 [Anna Grazia Pompa]