L’albergo popolare di Milano
L’Albergo Popolare di Milano sorse nel 1899 nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Genova (l’attuale via Conca del Naviglio, allora via Vallone angolo con via Marco D’Oggiono)
Aveva cinquecentotrenta camere in affitto che costavano allora cinquanta centesimi a notte. L’avvio della prima industrializzazione del triangolo industriale italiano portava una grande quantità di migranti nella città di Milano, al ritmo di più di 10.000 ogni anno alla fine del secolo e più del doppio qualche decennio dopo. L’albergo li seppe intercettare, offrendo loro un’accoglienza decorosa e a basso prezzo. La frequenza nell’albergo era giornaliera ma già nei primi anni si era formata un’affezionata clientela di un centinaio di persone che soggiornavano per più di un mese.
L’albergo metteva a disposizione una cucina dove gli ospiti potevano cucinare le proprie pietanze, uno spaccio a prezzi controllati un guardaroba di seicento armadi, una lavanderia-stireria, un deposito bagagli, uno spogliatoio, un servizio di bagni e docce a pagamento, un servizio di barbiere e un calzolaio. Vi erano degli ottimi servizi culturali come una biblioteca fornita di giornali, spazi aggregativi, come una hall (o sala da fumo) con bar e giochi di società e si eseguivano anche concerti musicali.
L’albergo fu demolito nel 1968
Testo tratto dal volume “Storie e luoghi del quartiere Genova-Ticinese ” © 2016CiViCi
Pubblicato: 22 Agosto 2016 [cm]