Borghi di Lombardia: Gradella, Pandino (CR)
A pochi chilometri da Milano, tra Rivolta d’Adda e Pandino, sorge il piccolo ed antico borgo di Gradella, incluso nei “Borghi più belli d’Italia”.
Un suggestivo viale alberato in aperta campagna conduce al paese, frazione del comune di Pandino, che conserva intatto l’impianto rurale originale, un impianto modulare e costituito dall’intreccio di basse cascine dal caratteristico color ocra, profilate di mattoni rossi e affacciate su ampie corti tra loro comunicanti.
L’unità architettonica di questo borgo, unico nel suo genere, è dovuta ai Conti Maggi, feudatari del luogo dal 1559 al 1961, che adeguarono l’abitato alle esigenze della vita agricola, ancora oggi attività principale dei residenti. Passeggiando per le vie del borgo il tempo sembra essersi fermato; è possibile incontrare gruppi di daini, discendenti da quelli introdotti dalla Contessa Camilla Maggi , oggi perfettamente integrati con mucche e cavalli.
All’estremità del paese, contornata da un parco secolare, sorge villa Maggi, di impianto secentesco ma rimaneggiata tra Ottocento e Novecento; un ampio viale conduce al suo ingresso, conferendo maggior fascino alla struttura, aperta da archi in un ampio porticato. E’ appartenuta all’ultimo conte di Gradella, Aymo Maggi, particolarmente legato a questo borgo per il quale ha realizzato l’acquedotto, i bagni pubblici e un asilo.
Nella campagna circostante si possono osservare i caratteristici fontanili di acqua sorgiva, patrimonio ambientale del territorio.
Notizie storiche
Il toponimo “Gradella” doveva riferirsi in origine ad un castrum fortificato; in questo luogo, infatti , in epoca altomedievale venne stabilito un presidio longobardo munito di una fortificazione, probabilmente distrutta intorno al XIII secolo. Il borgo é menzionato per la prima volta nel 1186, quando Federico Barbarossa lo cede a Milano assieme ad altri possedimenti; alla fine del secolo metà del territorio passa sotto il controllo della Diocesi di Lodi.
Secoli più tardi, nel 1442, Gradella Inferiore viene concessa in feudo alla famiglia milanese dei Landriani, mentre Gradella Superiore rientrava nel Ducato di Milano insieme a Pandino passando alle famiglie Visconti, Sforza, Sanseverino, Duarte ed infine ai marchesi d’Adda. A partire dal 1558 il nobile bresciano Onofrio Maggi acquista terreni e case a Gradella, dove sorgeva la villa padronale e nel 1692 la famiglia Maggi diventata unica proprietaria del borgo, a quell’epoca abitato da 49 famiglie e ottiene dal re Carlo II di Spagna l’investitura del Feudo.
Nel 1796 il borgo è testimone del passaggio di Napoleone Bonaparte, che qui si riposa prima della battaglia di Lodi combattuta contro gli austriaci. Negli anni trenta del Novecento Gradella passa alla proprietà del conte Aymo Maggi, noto per essere uno dei creatori e organizzatori della Mille Miglia e che realizza per il borgo molte opere pubbliche. Dopo la morte del conte Aymo la proprietà è ceduta a privati che si impegnano nella gestione agraria del territorio; anche l’amministrazione Comunale di Pandino, attraverso un attento piano regolatore, si è impegnata negli anni a tutelarne il patrimonio.
A pochi chilometri dal borgo sorge il Castello di Pandino, fatto erigere da Bernabò Visconti, Signore di Milano, intorno al 1355 per destinarlo a dimora di svago e caccia.
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Pubblicato: 8 Ottobre 2018 [cm]