Lodi e Ada Negri
Ada Negri nasce a Lodi il 13 settembre 1870, da una famiglia di umili origini e di modesti mezzi. Diplomata maestra, Ada Negri lascia Lodi e ha giovanissima un successo controverso con la pubblicazione di poesie dalla aperta inclinazione socialista.
L’insegnamento, il matrimonio, il fallimento del matrimonio, il successo letterario la portano lontano. Ma è a Lodi che Ada Negri matura la consapevolezza di una sensibilità fuori del comune: la sua infanzia e la sua adolescenza, rivissute nelle intense pagine autobiografiche di Stella mattutina (1921), hanno come sfondo la Lodi operaia di fine Ottocento, di cui oggi non rimane quasi nulla.
Il lascito documentario di Ada Negri è frammentato; il corso del tempo ha voluto però che una parte cospicua delle carte della poetessa sia attualmente radunata proprio nella sua città natale, come si scopre consultando la sezione Archivi storici del portale.
L’associazione Poesia, la Vita, presso l’archivio storico civico di Lodi, conserva un primo fondo con oltre cinquemila tra lettere documenti e fotografie, affidati all’associazione dal professor Gianguido Scalfi, nipote di Ada Negri.
Nella Biblioteca comunale laudense un secondo fondo è composto da sette buste comprendenti lettere autografe, documenti personali, ritagli di articoli e scritti autografi della poetessa: il fondo si è costituito grazie a diverse donazioni a partire dagli anni ’60 del Novecento.
Nel Centro sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei di Pavia, invece, dove sono pervenuti per acquisto nel 1993, si trovano raccolti in due cartelline i manoscritti di alcune delle poesie più note di Ada Negri: Notturno, Via della Passione, Voto, Canzone di marzo, La visita, La corona, Preghiera della sera, Il dono, L’apparizione, A te Biancolina gioia mia.
Per approfondimenti si veda la scheda soggetto produttore: Ada Negri.
Pubblicato: 29 Giugno 2009 [Saverio Almini]