Terapia d’Arte: un’opera al giorno. 5
Sosteniamo idealmente gli Enti sanitari lombardi con un’Opera al giorno, selezionata tra i beni culturali di loro proprietà catalogati nel SIRBeC di Regione Lombardia.
Per scoprire la storia, la cultura, l’arte che accompagna l’eccellenza degli ospedali e della scienza medica in Lombardia.
Il gruppo scultoreo viene realizzato su indicazione di Gio Ponti da don Marco Melzi – della Scuola d’Arte Beato Angelico di Milano – con il quale Ponti collabora anche per la realizzazione della maggior parte delle suppellettili in metallo per la Chiesa di S. Maria Annunciata dell’Ospedale S. Carlo a Milano.
Posta sopra l’ingresso principale, è eseguita con una tecnica sperimentale di bronzo ‘a spruzzo’ su sagome riempite di materiale sintetico.
Originariamente presentava dorature sull’asta centrale, sulle aureole e sulla colomba che sovrasta le due figure. Lo spessore delle sagome è minimo rispetto alla loro elevazione a oltre tre metri: le figure infatti rispondono a criteri strutturali di verticalità e leggerezza per assecondare l’andamento della finestra esagonale che le accoglie, in linea con i profili stilizzati che caratterizzano la decorazione della Chiesa progettata da Ponti.
Il tema dell’Annunciazione non è nuovo nella storia iconografica degli enti ospedalieri milanesi, a cominciare dallo Spedale della Nunciata, originale denominazione dell’Ospedale Maggiore, per specifica volontà di Francesco Sforza.
Nel 1967, il nuovo presidio del S. Carlo viene intitolato al Borromeo, parroco dell’Ospedale Maggiore, mentre la chiesa viene consacrata alla Vergine Annunciata. La dedicazione è costituita proprio da queste due sagome in rilievo collocate sopra l’ingresso nord: Maria infatti è da sempre custode del nascere e del morire e di tutto ciò che si estende nell’arco della vita umana, prendendosi cura dell’uomo cosi come l’ospedale e l’edificio-chiesa pensati da Gio Ponti.
Pubblicato: 31 Marzo 2020 [cm]