Terapia d’Arte: un’opera al giorno. 18
Sosteniamo idealmente gli Enti sanitari lombardi con un’Opera al giorno, selezionata tra i beni culturali di loro proprietà catalogati nel SIRBeC di Regione Lombardia.
Per scoprire la storia, la cultura, l’arte che accompagna l’eccellenza degli ospedali e della scienza medica in Lombardia.
Campi Antonio, Deposizione con S. Antonio da Padova e S. Facio, A.S.S.T. di Cremona – link alla scheda
Dipinta da Antonio Campi, su commissione dei Reggenti dell’Ospedale Maggiore, è destinata ad ornare l’altare dedicato a S. da Padova, costruito in Duomo: il santo è infatti riconoscibile sulla sinistra del dipinto.
L’opera mostra una trattazione innovativa del tema religioso, basata su accenti pietistici rafforzati dall’illusionistica presenza del corpo di Cristo: l’immagine frontale del corpo seduto, irrigidito dalla morte e presentato in uno scorcio molto forte, soprattutto nella realizzazione delle gambe distese, caratterizzato da un’anatomia sapiente e ben delineata.
Tutta la composizione è pervasa da un’asciutta ma intensa espressività, che ha il suo fulcro nel volto inconsolabile della Vergine che regge la testa del Figlio. La figura di S. Facio a destra, in ginocchio mentre bacia la mano del Cristo, richiama nella posa i modelli rinascimentali e trasmette all’osservatore un senso di profonda devozione.
Significativo è il ruolo attribuito a Sant’Antonio, a sinistra della composizione, ritratto frontalmente con lo sguardo che incrocia quello dello spettatore mentre solleva la mano trafitta di Cristo. Ogni elemento contribuisce a creare il massimo impatto visivo: la drammatica semplicità della composizione e il netto contrasto tra luce e ombra, focalizzano l’attenzione dell’osservatore e la violenza dello scorcio e i primi piani servono a rendere percepibile, quasi in modo tangibile, la presenza del Cristo.
L’artista consegna un esempio particolarmente eloquente di imago pietas, studiata per destare la commozione del fedele e dialogare con lui.
Pubblicato: 30 Giugno 2020 [cm]