Archivio Storico Civico - Biblioteca Civica Carlo Bonetta, Pavia (PV)
Tipologia: archivio, biblioteca
Indirizzo: Piazza Petrarca 2 - Pavia (PV)
Ente proprietario: Comune di Pavia
Sito web
La Biblioteca Civica Bonetta è la principale biblioteca comunale di Pavia, possiede importanti fondi librari antichi e diversi fondi speciali, e vi è depositato l'Archivio Storico Comunale; ha sede presso lo Stabilimento di Belle Arti Malaspina.
Profilo storico
La Biblioteca Civica di Pavia, istituita per legato testamentario di Carlo Bonetta nel 1870, viene aperta al pubblico nel 1887, col compito specifico di "promuovere gli studi storici, specie quelli che riguardano Pavia e la sua provincia"; fin dalla fondazione la sua sede è lo Stabilimento di Belle Arti Malaspina.
Del lascito di Bonetta, laureato in legge, cultore di numismatica e di storia, fanno parte, oltre a circa 4000 libri, raccolte d'arte, monete, documenti e un capitale in denaro da destinarsi alla costituzione di un Museo Civico di Storia Patria. Il Museo Civico, in cui confluiscono anche le raccolte artistiche e librarie donate nel 1892 da Francesco Reale e Camillo Brambilla, viene istituito nel 1894; sempre nel 1894, Rodolfo Maiocchi, conservatore del Museo, fonda l'Archivio Storico Civico, e tra il 1895 e il 1903 trasferisce allo Stabilimento Malaspina tutti i documenti comunali anteriori al 1815 fino ad allora conservati a Palazzo Mezzabarba; stessa sorte tocca nel 1900 anche al Museo del Risorgimento con le carte e l'annessa biblioteca.
Nei primi decenni del Novecento Biblioteca e Archivio si arricchiscono grazie a importanti donazioni: tra le altre, la biblioteca medica di Giovanni Alessandro Brambilla, protochirurgo dell'imperatore d'Austria Giuseppe II (1923); il legato di Giacomo Franchi, con opuscoli sulla storia pavese (1939); la biblioteca personale di Renato Sòriga, ricca di pubblicazioni sulla massoneria; la biblioteca del neurologo Guido Sala, di argomento letterario e storico; l'Archivio Rota Candiani (1903); le carte di Gaetano Sacchi (1905); l'Archivio Bellisomi (1908); il fondo Marozzi (1912); l'Archivio della famiglia Malaspina (1937); l'Archivio Cairoli (tra il 1921 e il 1939).
Nel dopoguerra prende avvio il processo di trasformazione della Bonetta da biblioteca di arte e storia patria nell'ambito del Museo Civico a biblioteca di pubblica lettura, segnato da alcune tappe fondamentali:
•nel 1950 la consegna, da parte dell'Intendenza di Finanza, di circa 3000 volumi di narrativa italiana e straniera appartenuti alla biblioteca circolante della sezione pavese dell'Istituto Nazionale di Cultura Fascista, e il trasferimento al Castello Visconteo di alcune delle sezioni museali;
•nel 1974 il trasferimento nella neonata Biblioteca specialistica del Castello delle sezioni di Arte e Numismatica e di alcuni libri estratti da altri fondi (in particolare dalle sezioni "Pavese" e "Miscellanea");
•nel 1977 il trasferimento al Castello della Pinacoteca e delle altre raccolte museali che occupavano il primo piano dello Stabilimento.
Negli anni 1978-79 lo Stabilimento Malaspina viene ristrutturato e attrezzato per assolvere la nuova funzione di Biblioteca e Archivio Storico Civico: grazie all'aumento e al migliore sfruttamento dello spazio disponibile, vengono accolti le annate dell'Archivio Comunale fino al 1940, la Biblioteca Beccalli, donata nel 1984, e altri fondi di varia consistenza, e viene acquistato l'Archivio Meriggi (1981).
Dal 1981 la Bonetta è una biblioteca civica di medie dimensioni, che promuove e organizza iniziative culturali (mostre, conferenze, attività didattiche) in collaborazione con altri enti e istituzioni quali l'Università, la Biblioteca Universitaria, i Musei Civici, l'Istituto per la storia del Risorgimento. Dal 1993 dipende dalla Biblioteca Bonetta anche la Biblioteca Ragazzi Paternicò Prini (istituita nel 1991 dal Comune d'intesa con il Circolo Didattico) che possiede circa 10000 volumi e svolge soprattutto attività di animazione della lettura e laboratori didattici.
La rapida crescita dell'utenza e il continuo incremento del patrimonio hanno posto, già alla fine degli anni Ottanta, urgenti problemi di spazio: alcuni fondi librari (biblioteche Ravegnani e Brugnatelli) sono stati collocati presso l'Istituto Musicale Vittadini; l'Archivio Storico Civico non ha potuto accogliere le annate 1940-60 dell'Archivio Comunale.
Per ovviare a queste difficoltà, si sta ora allestendo una nuova sede, presso il Convento quattrocentesco di Santa Clara (ex Caserma Calchi), in via Langosco.
Patrimonio
Il patrimonio della Biblioteca Civica "Carlo Bonetta"-Archivio Storico Civico rispecchia la sua duplice natura di biblioteca di pubblica lettura e istituto di conservazione.
Il fondo librario moderno, in costante crescita, ammonta a oltre 90000 volumi, con circa 1000 periodici, una sezione ragazzi particolarmente fornita (10000 volumi), una nastroteca e una videoteca. Si acquistano prevalentemente libri per ragazzi, narrativa, saggistica d'attualità e di divulgazione scientifica, tecnica, storica. L'istituto possiede inoltre un consistente fondo librario antico (oltre 13000 volumi, tra cui 64 incunaboli, oltre 1000 cinquecentine e 164 secentine pavesi), una ricca sezione manoscritti (139 codici, 1607 pergamene, oltre 12000 carteggi, autografi, manoscritti musicali) e numerosi fondi speciali, librari, documentari e misti.
Tra i fondi librari si possono segnalare:
•parte della biblioteca di Luigi Malaspina;
•Biblioteca Giovanni Alessandro Brambilla, pervenuta dall'Ospedale San Matteo di Pavia, formata da 2000 volumi di chirurgia, anatomia, farmacopea, medicina generale e filosofia (inclusi sette incunaboli e 307 cinquecentine), oltre alle collezioni di riviste mediche ottocentesche;
•Legato Giacomo Franchi, con opuscoli sulla storia pavese;
•Biblioteca Renato Sòriga, comprendente 6000 volumi di storia del Risorgimento (con particolare attenzione alla massoneria) e storia dell'arte;
•Biblioteca Guido Sala, con 6000 volumi di argomento letterario, storico e medico (incluse 96 cinquecentine);
•Biblioteca Luigi Robecchi Bricchetti, 500 volumi sulla colonizzazione africana;
•Biblioteca Istituto nazionale di cultura fascista - Sezione Di Pavia (3000 volumi), che fu attiva come biblioteca circolante dal 1928 al 1945.
Tra i fondi archivistici i più importanti sono:
•Archivio comunale parte antica (secolo XIII - 1815) e parte moderna (1816-1940), pervenuti in Bonetta in più fasi a partire dal 1894;
•Archivio Congregazione degli utenti della roggia Carona interna di Pavia (1194-1959) e Archivio Consorzio degli utenti della roggia Carona fuori e presso Pavia (1518-1953);
•Archivi dei comuni aggregati a Pavia: Corpi santi, Fossarmato, Mirabello e Uniti, che documentano la progressiva espansione territoriale e amministrativa di Pavia oltre la cerchia delle mura spagnole;
•Archivio banda civica e Istituto musicale Franco Vittadini e Archivio Teatro Fraschini, pervenuti alla Bonetta nel 1980;
•Carte Luigi Malaspina, che testimoniano i molteplici interessi del mecenate pavese (documentazione costruzione dello Stabilimento omonimo, inventari delle collezioni, manoscritti, lettere);
•Archivio Beccaria e Archivio Rota Candiani, che raccolgono le carte patrimoniali della famiglia Candiani di Pavia (poi assorbita dai Rota di Piacenza);
•Archivio Bellisomi, che documenta la storia patrimoniale e personale di vari membri della famiglia Bellisomi, giunto alla Bonetta dalla curia vescovile di Pavia.
Da segnalare inoltre:
* i numerosi materiali di interesse risorgimentale, come: le Carte Gaetano Sacchi; l'Archivio famiglia Cairoli; l'Archivio del Risorgimento; e la Raccolta guerre mondiali e propaganda politica;
* le numerose pergamene, presenti in diversi fondi archivistici.
Sede
Stabilimento di Belle Arti Malaspina
Il complesso neoclassico dello Stabilimento di Belle Arti Malaspina, fatto erigere dal marchese Malaspina di Sannazzaro all'inizio del XIX secolo, è costituito dal Palazzo (ora sede del Prefetto), dai Giardini omonimi e dallo Stabilimento di Belle Arti vero e proprio.
Dopo il trasferimento delle sezioni museali al Castello Visconteo, alla fine degli anni Settanta, lo Stabilimento è stato ristrutturato in modo da ospitare al piano terra i depositi della Biblioteca Civica Bonetta-Archivio Storico Civico, e al piano nobile, nelle stanze che un tempo accoglievano la galleria dei dipinti e delle stampe, la sala di distribuzione e consultazione.
In anni recenti l'Amministrazione provinciale ha acquisito la chiesa del soppresso Convento dell'Annunciata, che si trova all'interno dei Giardini, e ne ha fatto uno spazio espositivo e una sala congressi.
Bibliografia
•La biblioteca civica Carlo Bonetta, a cura di F. Milani e E. Grignani, Pavia, 1980
•Per così piantare col tempo la sua picciol libreria, Pavia, Logos International, 1987
•I carteggi delle biblioteche lombarde. Censimento descrittivo, II: Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, Sondrio, Varese, a cura di V. Salvadori, Milano, Editrice Bibliografica, 1991
•I fondi speciali delle biblioteche lombarde, II: Province di Bergamo - Brescia - Como - Cremona - Lecco - Lodi - Mantova - Pavia - Sondrio - Varese. Censimento descrittivo, a cura dell'Istituto lombardo per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, introduzione di M. Soresina, Milano, Editrice Bibliografica, 1998
•Immagini della Biblioteca Bonetta, Pavia, Edizioni Nuova Tipografia Popolare, 1999
•Guida alle biblioteche speciali della Lombardia, a cura di G. Artero, L. Dalle Nogare, V. Salvadori, Milano, Editrice Bibliografica, 1999
•Guida alle biblioteche comunali della Lombardia. Censimento al 1999, Milano, Editrice Bibliografica, 2002
Collegamenti
- http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-conservatori/MIAA00052E/
- http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-conservatori/MIAA00052E/?tab=collegamenti
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Ultimo aggiornamento: 24 maggio 2021 [Claudia Corvi]