Civiche Raccolte d'Arte di Palazzo Marliani Cicogna, Busto Arsizio (VA)

Tipologia: museo
Indirizzo: Piazza Vittorio Emanuele II, 2 - Busto Arsizio (VA)
Ente proprietario: Comune di Busto Arsizio

Immagine

Le Civiche Raccolte d'Arte sono ospitate nell'antico palazzo Marliani Cicogna e sono costituite da opere di arte sacra a partire dal secolo XVI ed un significativo gruppo di opere dell'Ottocento tardo romantico di provenienza lombarda e da opere del Novecento.
Nel corso degli anni numerose donazioni di opere d'arte fatte da parte di artisti, associazioni culturali e privati cittadini, e l'istituzione di premi di pittura insieme ad alcuni acquisti effettuati da parte dell'Amministrazione comunale hanno permesso una crescita continua del patrimonio della Collezione.
Il museo è impegnato nella presentazione di esposizioni su vari temi, collegati alla collezione permanente o all'arte e alla cultura locale. E’ costante inoltre la proposta di laboratori e attività didattiche che avvicinano i più piccoli ai contenuti della collezione museale e alle mostre di volta in volta proposte.


Profilo storico

Gli spazi museali sono stati aperti al pubblico nel 1990, con l'esposizione del nucleo più significativo delle raccolte d'arte di proprietà comunale.


Patrimonio

Le opere sono esposte e ordinate secondo e epoca e stile, divise in differenti sezioni.
La Collezione comprende arte devozionale proveniente da edicole, oratori e cascine bustesi, che testimonia la grande devozione popolare che caratterizzava nelle epoche passate gli abitanti del territorio.
Le raffigurazioni pittoriche, poste lungo le strade e negli androni dei cortili sono realizzate per lo più da autori anonimi, che si ispiravano ai modelli della cosiddetta arte colta, in particolar modo all'esempio offerto dai dipinti conservati presso il Santuario di S. Maria di Piazza.
La raccolta di arte lombarda è pervenuta al Museo nel 1994, con la donazione di don Marco Rossi e comprende quattordici dipinti che ben rappresentano il gusto e la formazione del collezionista: per la maggior parte si tratta di opere d'arte sacra di scuola lombarda del Seicento e del Settecento.
La sezione dedicata a Biagio Bellotti e Giuseppe Bossi raccoglie le opere dei due artisti bustesi: il primo, vissuto tra il 1714 e 1789, fu canonico della Basilica di S. Giovanni Battista, musicista e autore di testi teatrali, e di sculture e dipinti per lo più lasciati nelle chiese cittadine. Il secondo, nato nel 1777, fu uno dei principali personaggi del neoclassicismo milanese: teorico, poeta, valente disegnatore e pittore, ricoprì la carica di Segretario dell'Accademia di Brera dal 1801 al 1807 e collaborò alla formazione del primo nucleo di opere della Pinacoteca.
L’insieme di opere dell'Ottocento romantico e verista è costituito da opere del XIX secolo, prevalentemente con soggetti riconducibili a ritratti, paesaggi e scene di genere. La scuola verista è rappresentata da opere di Favretto, Lojacono e Ada Pratella; mentre la pittura romantica è rappresentata da due artisti che ebbero con la città di Busto Arsizio legami familiari: i due allievi di Francesco Hayez, Emilio Magistretti ed Enrico Crespi.
Alla donazione Crespi Legorino, pervenuta nel 1991 da Gaetano Crespi Logorino, appartengono una serie di pregevoli dipinti e sculture in gran parte dei fratelli Enrico e Ferruccio Crespi, esponenti della cultura milanese di fine secolo tra tardo Romanticismo, Verismo e Scapigliatura e che dunque arricchiscono il nucleo ottocentesco.
La sezione dedicata ad Arturo Tosi (1871-1956) raccoglie le opere dell'artista originario di Busto Arsizio che, formatosi a Brera, orientò la sua produzione verso un espresssionismo naturalistico, ovvero una pittura in cui forme e colori si compongono per ricostruire le immagini, filtrate attraverso il cuore e la mente del pittore.
Il Novecento è rappresentato anche da una selezione di opere di importanti artisti tra cui Fontana, Treccani, Mucchi, Brindisi, Minieco e Vittorini; l'area lombarda è invece presente anche con Salvini, Morlotti ed altri.
Un' ampia sezione del museo è dedicata agli artisti locali che, sin dall'apertura, hanno costantemente arricchito le collezioni con donazioni: si segnalano due significativi gruppi di opere rispettivamente donate dai pittori Aldo Neri e Aldo Alberti.
La raccolta di arte contemporanea comprende opere provenienti dalle quattro edizioni del Premio di Pittura della Città di Busto Arsizio realizzate nel 1996, nel 1999, nel 2001 e nel 2004, esemplificative delle correnti del Costruttivismo, dell'Espressionismo astratto, del Minimalismo e dell'Arte Concettuale.
Agli anni Venti e Trenta del Novecento, sono invece databili un selezionato gruppo di dipinti realizzati da artisti locali, che vengono esposti a rotazione per periodi di tempo variabili all'interno del percorso espositivo tradizionale. La sezione contemporanea comprende infine una scultura in pietra di Aurisina collocata al centro della corte del Palazzo, La Grande Madre, realizzata da Vittorio Tavernari nel 1980, e le sculture-installazioni dell'artista Federica Giglio, da lei donate al Museo nel 2012.


Sede

Palazzo Marliani Cicogna
Le Civiche Raccolte sono ospitate nell'antico palazzo appartenuto tra XVII e XVIII secolo alla famiglia dei conti Marliani - proprietari del feudo di Busto Arsizio - e successivamente, tra il 1799 ed il 1822, ai Cicogna.
I restauri, iniziati negli anni '80 e terminati nel 2002, hanno ripristinato gli antichi ambienti del palazzo, come la cantina dei vini e le scuderie con il pozzo risalenti al secolo XVI, e riportato alla luce alcune decorazioni e soffitti dipinti del XVIII secolo.


Bibliografia

Credits
Menani De Veszelka, Ginevra – Uva, Cristina SIRBeC/ Scheda LDC 2011, 2015
Muzzin, Silvia – SIRBeC/Scheda COLL 2015
Rita Gigante - Cura redazionale e revisione testi per il web


Collegamenti

Collezione
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Galleria


Ultimo aggiornamento: 8 febbraio 2018 [cm]

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