Musei Civici, Pavia (PV)
Tipologia: museo
Indirizzo: Viale XI Febbraio, 35 - Pavia (PV)
Ente proprietario: Comune di Pavia
Sito web
I Musei Civici di Pavia riuniscono in un'unica sede, il Castello Visconteo, collezioni eterogenee, il cui nucleo originario si deve a Luigi Malaspina: dalla sezione archeologica alla medioevale-rinascimentale, dalla Pinacoteca Malaspina alla Donazione Morone, dal Museo del Risorgimento al Museo etnografico Robecchi Brichetti.
Profilo storico
Il nucleo originario delle raccolte oggi esposte ai Musei Civici è costituito dalle collezioni d'arte del marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro (1754-1835), acquisite dalla città nella seconda metà dell'Ottocento, ospitate fino agli anni Cinquanta del Novecento nello Stabilimento di Belle Arti (oggi sede della Biblioteca Civica Bonetta), e di lì trasferite progressivamente al Castello Visconteo fra il 1950 e il 1981.
Alle raccolte originarie, prevalentemente artistiche (circa 5000 pezzi tra disegni e incisioni, dipinti antichi, una raccolta lapidaria, una collezione egizia, una di sculture e un'altra di arti minori), arricchite con nuove acquisizioni, lasciti, ritrovamenti, se ne sono successivamente aggregate altre di carattere più spiccatamente storico (il Museo del Risorgimento, i materiali documentari dell'esploratore dell'Africa Robecchi Brichetti), e scientifico (musei di scienze dell'Università); l'ultima importante acquisizione, la collezione di pittura Morone, risale al 2001.
Istituto di conservazione e di ricerca, dal 1974 i Musei Civici offrono a studiosi e visitatori sussidi importanti per la conoscenza del patrimonio custodito: un archivio fotografico storico, una fototeca e una biblioteca d'arte, in cui sono confluite le sezioni Arte e Numismatica e alcuni volumi di altri fondi (in particolare dalle sezioni Pavese e Miscellanea) della Biblioteca Civica Bonetta.
Patrimonio
Sezioni Museali
Le collezioni ospitate al Castello Visconteo hanno carattere composito; i Musei Civici comprendono infatti:
- la sezione archeologica, con materiale preistorico, egizio, gallico e romano;- la sezione medioevale-rinascimentale, con resti architettonici, mosaici, frammenti marmorei e iscrizioni longobarde di grande importanza;
- la Pinacoteca Malaspina, con dipinti, sculture, e stampe soprattutto dei sec. XV-XVII, in particolare di artisti di scuola veneta e lombarda (tra cui Foppa, Bergognone, Cima da Conegliano, Boltraffio, Guariento, Lorenzo Veneziano, Giovanni Bellini, Bernardino Luigi, Montagna, Morazzone, Giandomenico Tiepolo);
- la Quadreria dell'Ottocento, con 80 dipinti provenienti da collezioni private cittadine e, soprattutto, dalla Quadreria della Civica Scuola di Pittura istituita nel 1840 da Defendente Sacchi;
- la Donazione Morone, di cui fanno parte 66 opere, tra dipinti, disegni e pastelli, di importanti esponenti della pittura italiana di Otto e Novecento (tra gli altri, Federico Zandomeneghi, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Giovanni Segantini, Vittore Grubicy de Dragon, Pelizza da Volpedo, Antonio Pasini, Plinio Nomellini, Giorgio Kienerk);
- la gipsoteca, con opere in gesso, terracotta, bronzo e marmo realizzate nell'Ottocento e nel Novecento;
- la sezione di Scultura moderna, con oggetti d'arte d'età longobarda, altomedioevale, medioevale e rinascimentale;
- il Museo del Risorgimento, con cimeli, documenti, armi, relativi alle guerre di Indipendenza e memorie di patrioti, quali, ad esempio, i fratelli Cairoli;
- il Museo etnografico L. Robecchi Brichetti.
Archivio fotografico storico e Fototeca
La raccolta fotografica dei Musei Civici, suddivisa in un archivio storico, conservato nei depositi del Museo, e una sezione corrente, conta circa 34000 pezzi.Tra i fondi storici di maggiore interesse, di cui sono disponibili anche riproduzioni nella sezione corrente, si possono ricordare:
- la Sezione pavese (circa 500 fotografie databili dalla fine dell'Ottocento e riguardanti in massima parte Pavia e provincia, classificate per soggetti);
- il Fondo Nazzari, la più recente acquisizione per donazione privata (600 lastre con soggetto prevalentemente cittadino dell'archivio dello studio fotografico Nazzari, attivo a Pavia a cavallo tra Ottocento e Novecento);
- il Fondo Savoldi (circa 100 immagini di soggetto prevalentemente architettonico, relative ai lavori dell'architetto Savoldi a Pavia e provincia, nel milanese, nel novarese e a Trieste);
- il Fondo Risorgimento (circa 1200 fotografie di interesse storico, perlopiù ritratti di personaggi pavesi e non, ma anche di avvenimenti, monumenti celebrativi; a questo fondo è collegata anche una raccolta relativa alla Prima Guerra Mondiale, che consta di 241 fotografie, in prevalenza ritratti e 'istantanee' dei momenti di socialità al fronte);
- il Fondo Luigi Robecchi Brichetti (circa 1500 tra fotografie, lastre e negativi di soggetto africano legati al museo dall'esploratore pavese);Le sezioni principali dell'archivio corrente (circa 31000 foto) sono: Pavia, provincia, Italia ed estero e Musei Civici (che comprende le riproduzioni dei pezzi delle collezioni museali e un fondo relativo alla città).
Biblioteca d'Arte
La Biblioteca d'Arte ha un patrimonio librario di circa 20.000 volumi e oltre 200 periodici, tra cessati e correnti. Tra i diversi fondi speciali conservati si ricordano il Fondo Camillo Brambilla, costituito dalle più significative opere di numismatica del XIX secolo, una nutrita serie di pubblicazioni archeologiche e numerose opere settecentesche corredate di incisioni; il Fondo Luigi Malaspina, con 150 volumi di arte e archeologia e numerosi testi in tedesco, francese e in inglese (le altre opere della biblioteca del marchese sono conservate alla Biblioteca Civica Bonetta); e il Fondo fotografico di Luigi Robecchi Brichetti.
Oltre alle pubblicazioni specialistiche (di arte, architettura, archeologia, numismatica) sono presenti nella Biblioteca una sezione Pavese, con pubblicazioni relative ai beni archeologici, storico-artistici, architettonici, all'urbanistica ed alla storia delle città e di tutta la provincia; una sezione di Museologia e Museografia, pensata soprattutto per assolvere le esigenze degli operatori impegnati nella tutela e nella conservazione dei Beni Culturali; una sezione di Storia, collegata al Museo del Risorgimento e prevalentemente orientata alla storia dell'Ottocento; una sezione di Fotografia,con testi inerenti teoria e conservazione, cataloghi di archivi fotografici, fototeche, mostre e autori contemporanei; una sezione di Didattica museale.
Sede
Il Castello, fatto costruire da Galeazzo Visconti tra il 1360 e il 1365, è stato adibito a caserma per quattro secoli, e poi ceduto, nel 1933, dal Demanio al Comune di Pavia perché fosse destinato a museo.
Attualmente ospita i Musei Civici di Pavia, distribuiti su tre piani:
- al pianterreno: sezione archeologica, sezione medioevale rinascimentale e Donazione Morone;
- al primo piano: Pinacoteca Malaspina, Quadreria dell'Ottocento, oltre a Biblioteca e Fototeca;
- al secondo piano: sezione di Scultura moderna, gipsoteca, Museo del Risorgimento e Museo etnografico Robecchi Brichetti.
Bibliografia
•Pavia. Musei civici del Castello visconteo, a cura di A. Peroni, Bologna, Calderini, 1975
•I fondi speciali delle biblioteche lombarde, II: Province di Bergamo - Brescia - Como - Cremona - Lecco - Lodi - Mantova - Pavia - Sondrio - Varese. Censimento descrittivo, a cura dell'Istituto lombardo per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, introduzione di M. Soresina, Milano, Editrice Bibliografica, 1998
Collegamenti
Collezione Museo del Risorgimento
Sezioni Medievale e Rinascimentale
Pinacoteca Malaspina
Pinacotaca del Seicento e del Settecento
Quadreria dell'Ottocento
Collezione Carla e Giulio Morone
Sezione Longobarda
Collezione archeologica
Link al catalogo Opere e oggetti d'arte
Link al catalogo Stampe e incisioni
Galleria
Ultimo aggiornamento: 25 gennaio 2018 [Claudia Corvi]