Musei Civici, Monza (MB)

Tipologia: museo
Indirizzo: Via Teodolinda, 4 - Monza (MB)
Ente proprietario: Comune di Monza
Sito web

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I Musei Civici di Monza si trovano all’interno di un antico edificio di epoca medievale, conosciuto come “Casa degli Umiliati”, posto nel cuore del centro storico della città.
Gli Umiliati erano un ordine religioso, composto da un ramo maschile e da un ramo femminile, dedito alla preghiera, alla pratica dell’umiltà – da cui il nome stesso – e alle opere di bene, senza tralasciare attività lavorative – legate soprattutto alla produzione dei panni-lana – che consentirono all’ordine di vivere e prosperare.
A Monza gli Umiliati erano particolarmente presenti, con numerosi insediamenti; coloro che avevano scelto di prendere i voti seguivano una regola di vita comunitaria, vivendo nei conventi; altri, chiamati “terziari”, restavano in famiglia e potevano sposarsi, ma avevano luoghi dove incontrarsi periodicamente per pregare e per momenti di condivisione: la sede attuale dei Musei Civici era appunto uno di questi luoghi, anticamente chiamato “Convenium”, raccolto intorno a un chiostro centrale tuttora esistente.

L’ordine religioso degli Umiliati fu soppresso alla fine del XVI secolo; da quel momento la “casa” ha avuto un destino complicato e diverse destinazioni d’uso che ne hanno alterato profondamente le linee originali, fino all’importante intervento di restauro avviato dal Comune di Monza nel momento in cui l’edificio è stato scelto per ospitare la nuova sede dei Musei Civici.

Istituiti nel 1935 e inizialmente collocati nella Villa Reale, i musei conservano un importante patrimonio civico di dipinti e sculture, ma anche reperti archeologici, oggetti etnografici, stampe antiche e installazioni di arte contemporanea, frutto di decenni di donazioni e acquisizioni che hanno consolidato un rapporto ininterrotto con la città e i collezionisti, a partire dall’importante lascito testamentario di Eva Galbesi Segrè del 1923, grazie al quale sono pervenuti al Comune centinaia di pezzi d’arte, vero nucleo fondativo del museo.

Negli anni Ottanta del XX secolo le sedi aperte al pubblico – la Pinacoteca in Villa Reale e il Museo Storico Archeologico in Arengario – furono chiusi per questioni di sicurezza; dopo molti anni il museo ha finalmente riaperto le porte al pubblico nel 2014 nell’attuale sede, grazie a un lungo lavoro di restauro, di studio e di ricerca che ha portato alla definizione di un percorso espositivo permanente con oltre 140 pezzi, articolati in 13 sezioni disposte nel chiostro, al piano terra e al primo piano.

La scelta delle opere consente di dare uno sguardo esauriente sulla storia della città di Monza, sui principali artisti cittadini – capeggiati da Mosè Bianchi – ma anche su diverse tecniche artistiche, su temi e soggetti, sui principali sviluppi dell’arte italiana ed europea, dalle testimonianze cinquecentesche e seicentesche tra Manierismo e Barocco all’arte dell’Ottocento, dal Romanticismo al Divisionismo fino all’arte contemporanea.

Alcune sezioni sono dedicate in particolare all’esperienza dell’ISIA – l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche – che ha costituito un momento di fondamentale importanza nel panorama artistico italiano negli anni tra le due guerre; la città di Monza è valorizzata attraverso splendide vedute ottocentesche che documentano monumenti e luoghi scomparsi o profondamente cambiati, senza dimenticare che il museo si pone come luogo ideale per conoscere e approfondire la vera storia della Monaca di Monza.

I Musei Civici sono un luogo aperto alla cultura e alla conoscenza: propongono un ricco catalogo di proposte didattiche per le scuole, attività per bambini e famiglie, mostre temporanee e momenti di approfondimento con iniziative e visite guidate dentro e fuori le sale del museo.


Profilo storico

La storia delle Civiche Raccolte ha inizio nel Novecento: al 1923 risale il lascito Galbesi Segrè alla città, una collezione comprendente quasi 20.000 stampe d'arte, per lo più antiche, e molti dipinti cinque-seicenteschi di alto livello artistico. L'arricchimento delle raccolte è proseguito attraverso acquisti, donazioni e lasciti che continuano ancora oggi. La presenza in città dell'Istituto Superiore Industrie Artistiche (ISIA), operante nel complesso della Villa Reale a partire dagli anni Venti, ha rappresentato un'esperienza artistica di grande significato, mantenuta in vita dall'Istituto Statale d'Arte (ISA) che ne ha ereditato sede e funzioni. Dall'ISIA sono passati molti maestri del Novecento, da Arturo Martini a Marino Marini, Costantino Nivola, Salvatore Fancello, che hanno lasciato a testimonianza del loro operato alcuni dei lavori più significativi presenti nelle Raccolte. In esse sono confluite anche molte opere provenienti dal Premio Città di Monza, attivo a partire dal corso degli anni Cinquanta. Accanto alle opere di pittura e scultura le raccolte dei Musei Civici di Monza conservano un ingente numero di stampe antiche, di notevole interesse artistico e documentario. Frutto di donazioni private, in particolare di famiglie eredi di pittori monzesi, è il nucleo di opere dell'Ottocento. Nella seconda metà del secolo si formò a Monza una piccola "scuola", gravitante intorno alla figura di Mosè Bianchi, all'interno della quale i pittori ebbero come tema privilegiato la campagna della Brianza e in particolare il Parco di Monza. Artisti come lo stesso Mosè, suo padre Giosuè e il fratello Gerardo, sono presenti nelle raccolte con dipinti che illustrano con sufficiente chiarezza i temi della loro produzione, divisa tra scene di genere, ritratti e paesaggi . Sul finire del secolo la classe borghese, legata alle fabbriche e al commercio, divenne una grande committente di opere d'arte, dando impulso alla ritrattistica. Le Raccolte documentano questo interesse con dipinti di Pompeo Mariani e di Emilio Borsa, due pittori molto attivi anche sul versante delle scene all'aperto e dei paesaggi naturali. Legato a questa descrizione ambientale fu anche Eugenio Spreafico, attestato nelle raccolte da alcuni mirabili dipinti in cui, oltre il dato naturalistico, viene evocato anche il contesto sociale ed economico del tempo Le opere scultoree ottocentesche non sono molte: tra esse riveste particolare interesse un busto femminile di Giuseppe Grandi, testimone dei modi eleganti tipici della sua produzione.


Patrimonio

Il repertorio dei materiali conservati comprende alcuni reperti archeologici di grande interesse documentario, oggetti dell'età del bronzo, della civiltà lateniana e della prima romanizzazione del territorio di Monza. Sono presenti anche alcuni oggetti medievali provenienti da ritrovamenti o frutto di recupero da demolizioni. Notevole è la consistenza delle opere pittoriche e scultoree di età moderna: oltre 1500, tra queste si annoverano molti dipinti di scuola di celebri maestri del 500/600. Molto importante per consistenza rilevanza artistica sono anche le opere dell'Ottocento lombardo: Mosè Bianchi, Pompeo Mariani, Eugenio Spreafico, Emilio Borsa , Giuseppe Grandi, Ernesto Bazzaro e molti artisti locali. Il Novecento è attestato da opere di Anselmo Bucci, Eugenio Bajoni, Leonardo Dudreville, Guido Caprotti, Arturo Martini, Marino Marini, fino agli anni Cinquanta, Sessanta e Ottanta con prove di Mario Radice, Fausto Pirandello, Toti Scialoja, per citare solo alcuni nomi. Non mancano collezioni eterogenee o singolarità , ancora da studiare, riguardanti maioliche, porcellane, materiali di interesse etnologico e storico e mobili, tra i quali due commodes di Giuseppe Maggiolini e una intera camera da letto disegnata da Giò Ponti ed Emilio Lancia per la Biennale del 1927.


Sede

Musei Civici di Monza 

Via Teodolinda, 4 

20900 Monza | 039 2307126 | info@museicivicimonza.it | www.museicivicimonza.it


Bibliografia

  • Caramel L., Musei di Monza: Museo Civico dell'Arengario, Pinacoteca Civica alla Villa Reale, Electa, 1981
  • Colombo G., Guida alla pinacoteca Civica di Monza, Comune di Monza, 1982
  • AA.VV., Il Museo Negato: cento opere dalla Pinacoteca Civica di Monza, Tranchida, 1994
  • AA.VV., Arte del Novecento, 100 opere del Novecento della Pinacoteca, Tranchida, 1997
  • Porta D. (a cura di), La Raccolta di Stampe dei Musei Civici, Silvia, 2008
  • Guida ai Musei Civici di Monza - Casa degli Umiliati. Silvana Editoriale, 2014

Collegamenti

La collezione


Ultimo aggiornamento: 23 novembre 2023

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