Museo Archeologico San Lorenzo, Cremona (CR)
Tipologia: museo
Indirizzo: Via S. Lorenzo, 4 - Cremona (CR)
Ente proprietario: Comune di Cremona
Sito web
Il Museo Archeologico San Lorenzo, inaugurato nel 2009, ha sede nella basilica omonima. I materiali esposti provengono per la maggior parte dalla città e sono il frutto di scavi o rinvenimenti casuali risalenti, in alcuni casi, già alla fine dell'Ottocento. Particolarmente significativa è la presenza dei reperti provenienti dagli scavi di piazza Marconi, che illustrano la sezione dedicata allo spazio privato.
Profilo storico
Prima dell'apertura del Museo Archeologico San Lorenzo nel 2009, la collezione archeologica era ospitata, dal 1928, presso il Museo Civico "Ala Ponzone", allestito nei locali di palazzo Affaitati, acquistato su delibera del Consiglio Comunale per essere adibito a nuova e più spaziosa sede del Museo Civico e della Biblioteca.
Fin dalla sua inaugurazione nel 1888, infatti, il Museo Civico, nato dalla fusione del materiale del Museo Provinciale con le collezioni del marchese Ala Ponzone, dal quale prende il nome, è ospitato nel palazzo avito di quest'ultimo. Il marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone (1761-1842) è una interessante figura di collezionista eclettico, il cui spirito enciclopedico lo porta, nel corso di tutta la vita, a circondarsi di oggetti rari e preziosi, che vanno a formare un vasto patrimonio di materiali di varia tipologia. Alla sua morte, le raccolte passano per volontà testamentaria all'imperatore Ferdinando e, dopo l'unità d'Italia, ai Savoia, con l'obbligo dell'esposizione in pubblico. Per quanto riguarda il Museo Provinciale, esso era stato aperto al pubblico nel 1877 in alcune sale della Prefettura e raccoglieva reperti e dipinti provenienti dalle numerose chiese cittadine soppresse.
Il trasferimento da palazzo Ala Ponzone a palazzo Affaitati si rende necessario per la carenza degli spazi determinata dal continuo affluire di materiali, anche archeologici, provenienti da donazioni private o ritrovamenti casuali. Nel nuovo museo, la collezione archeologica trova spazio al piano terreno, dove subisce diverse risistemazioni nell'esposizione dei reperti, a causa del continuo incremento dei materiali.
Nel 1993 i locali, i cui muri sono intaccati da una grave umidità di risalita, vengono sgomberati per una ristrutturazione che dovrebbe essere a breve termine. I mosaici della collezione, sottoposti a restauro, vengono trasportati nella ex basilica di San Lorenzo, temporaneamente adattata a laboratorio. Ma un progetto più ambizioso ha già preso piede: recuperare la splendida basilica romanica, che versa in una condizione di grave degrado, e costituire un museo archeologico dedicato alla città, dove esporre i materiali provenienti da Cremona e dal suo territorio.
Il progetto è portato a compimento nel 2009. Nel nuovo museo, accanto ai reperti di più antica acquisizione, vengono esposti per la prima volta anche i materiali emersi dallo scavo di piazza Marconi, che arricchisce il patrimonio della collezione con una quantità eccezionale di reperti unici e preziosi.
Patrimonio
La Collezione del Museo Archeologico San Lorenzo è composta da una ricchissima varietà di materiali provenienti dalla città e, in misura minore, dal territorio di Calvatone e Piadena. Risalenti all'età romana sono i documenti ritrovati a Cremona, che ci restituiscono l'immagine della città.
Anche la classe dei bronzi vi è ampiamente rappresentata. I reperti in vetro provengono da corredi tombali rinvenuti nel XIX sec. I marmi sono rappresentati da un capitello con coppie di leoni e dai resti degli elementi di una decorazione architettonica, pertinenti tutti a edifici pubblici. Un ritrovamento eccezionale è costituito da diverse centinaia di ossi lavorati riferibili alla decorazione di rivestimento di letti funerari, rinvenuti nella necropoli di San Lorenzo e datati alla seconda metà del I sec. a.C.
Nella collezione sono presenti, inoltre, nove stele sepolcrali con ritratti e iscrizioni.
Tra il 2005 e il 2007, la collezione si è arricchita grazie agli scavi di piazza Marconi, che hanno restituito una quantità straordinaria di reperti. Eccezionali per la rarità del tipo di ritrovamento sono i reperti lignei. Sono pregevoli i pezzi in marmo.
Sede
Lo spazio espositivo, organizzato nelle tre navate, si articola in un percorso che illustra la Cremona romana e che prevede tre sezioni dedicate rispettivamente allo spazio pubblico, allo spazio privato e alle necropoli. Quest'ultima sezione è allestita nell'annessa quattrocentesca cappella Meli e ospita, tra gli altri reperti, gli ossi incisi dei letti funebri rinvenuti nella necropoli che, in età tardo-repubblicana, occupava l'area sulla quale sorge ora la basilica di San Lorenzo. Scenografica la ricostruzione del ninfeo della domus omonima. Arricchisce e completa la visita al museo la possibilità di ammirare, nella zona absidale della basilica, alcune strutture emerse durante gli scavi degli anni '90 del seolo scorso e lasciate in vista per la loro importanza.
Bibliografia
Credits
Ginevra Menani De Veszelka, Marina Volonté, Scheda SIRBeC LDC 2011, 2014
Marina Volonté, Scheda SIRBeC/COL 2014
Alessandra Vertechy - Cura redazionale e revisione testi per il web
Collegamenti
La collezione
Reperti archeologici
Ultimo aggiornamento: 22 gennaio 2018 [cm]