Museo della Farmacopea, Ostiglia (MN)

Tipologia: museo
Indirizzo: Via Gnocchi Viani, 16 - Ostiglia (MN)
Sito web

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Il Museo della Farmacopea espone la collezione Losa costituita da forme apotecarie di grande interesse artistico, in vetro, porcellana, maiolica e legno. Acquistata da Regione Lombardia nel 2002 è in deposito presso il Comune di Ostiglia grazie ad un accordo di programma.

La collezione è molto eterogenea per tipologia, materia e tecnica d'esecuzione, caratteristiche morfologiche e funzionali, nonché periodi di produzione: vasi, bottiglie e strumenti, confezioni industriali, un archivio di informazione e pubblicità farmaceutica, riviste e ricettari.

La sezione di maggior pregio storico-artistico è costituita dalla raccolta di 134 antichi vasi apotecari, maioliche e porcellane decorate, prodotti in officine venete - fabbriche Mainardi ed altre di Bassano del Grappa - di cromia turchina dominante, ottimamente conservati e di rara bellezza.


Profilo storico

A partire dal secondo dopoguerra il farmacista bergamasco Losa, spinto da un interesse personale, raccolse sul mercato antiquario vasi da farmacia. Il lavoro di studio e analisi stilistica ha permesso di individuare la manifattura Manardi di Bassano del Grappa - attiva dal 1669 al 1744 - e l'area di produzione veneta in generale.

Per la storia delle scelte collezionistiche, sono stati ricostruiti i contatti del Losa con l'antiquario Mario Tiraboschi di Bergamo, le acquisizioni dalla collezione Visconti-Venosta di Grosio (Sondrio) e dalla collezione Costanza Terzi di S. Agata (Bergamo), nonché i nuclei omogenei rilevati dalle farmacie Serizzi di S. Biagio Lupatoto, Piazzini di Ponte S.Pietro (Bergamo) e Zadei.


Patrimonio

La collezione è composta da la collezione è composta da 559 beni appartenenti a quattro principali tipologie di oggetti: 134 vasi da farmacia, 25 contenitori di materiale apotecario in legno curvato, 200 confezioni industriali di medicinali, 200 bottiglie in vetro e strumenti vari.

La morfologie e la funzione dei 134 contenitori apotecari ha guidato all'individuazione di ulteriori quattro partizioni: 46 albarelli, 5 pillolieri, 38 brocche, 45 vasi di cui 13 in vetro opalino.

I vasi da farmacia sono differenti anche per datazione, materia e tecnica. I più antichi risalgono al sec. XVI ma la maggior parte è stata realizzata tra i secoli XVII e XVIII e i più recenti sono di produzione novecentesca.

Il motivo decorativo dominante nelle maioliche è settecentesco, dipinto in modo accurato e differente su ogni pezzo, a bacellature verticali azzurre imitante, con pennellate di colore, la forma degli argenti sbalzati dell'epoca.

Un nutrito gruppo di albarelli ed orcioli appartiene alla tipologia in monocromo azzurro con decorazione bipartita in due fasce con ornamenti di fiori e foglie a festone, utilizzata e diffusa dalla fabbrica bassanese dei Manardi (1694-1696); altre decorazioni presentano unabicromia bianco-turchina.

 


Sede

L'allestimento, creato nel 2008, si sviluppa nelle sale del primo piano del Palazzo del Municipio.  Nel primo ambiente (vetrine A-E) sono collocati i pezzi più antichi: orcioli e anse risalenti ai secoli XVI, XVII/XVIII.

I contenitori apotecari visibili nella seconda sala (vetrine G-N) sono albarelli, pillolieri, vasetti e bottiglie la cui produzione va dal XVII alla prima metà del XIX secolo. Il corridoio di collegamento ospita attrezzature apotecarie, scatole e vasetti, oltre ad alcune pubblicazioni farmaceutiche.

 


Bibliografia

Bibliografia e credits

Francesca Massasi, scheda SIRBeC COL, 2009
Ginevra Menani De Veszelka, scheda SIRBeC LDC-COL, 2015
Rita Gigante - Cura redazionale e revisione testi per il web


Collegamenti

Collegamento alle opere d'arte


Ultimo aggiornamento: 3 novembre 2017 [cm]

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