Museo della Stampa - Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, Soncino (CR)
Tipologia: museo
Indirizzo: Via Lanfranco, 6/8 - Soncino (CR)
Ente proprietario: Pro loco Soncino
Sito web
Il Museo nasce come testimonianza della cultura della stampa, con riferimento specifico all'attività degli stampatori ebrei Soncino, che nel 1488 stamparono la prima Bibbia ebraica "completa", ossia con i segni vocalici, nel borgo di Soncino. Il Museo dispone di servizio visite guidate al proprio patrimonio di macchine e oggetti dell'arte della stampa ed allestisce esposizioni temporanee di incisioni.
[Autore scheda: Francesco Pagliari]
Profilo storico
Verso la metà del 1400 l'ingegno umano segnò una delle più suggestive vittorie con l'invenzione della stampa a caratteri mobili. La storia afferma che fu Giovanni Gutenberg ad impiegare per la prima volta nel 1455 caratteri mobili metallici. La Bibbia fu il primo libro che egli stampò, con il suo torchio, nella città tedesca di Magonza. Anche nella vicina città di Spira, distante poco più di cinquanta chilometri, la nuova invenzione ebbe immediato successo. Qui viveva la famiglia del medico-rabbino Israel Nathan, che poco dopo, a causa di una delle numerose persecuzioni antiebraiche, dovette cercare paesi più ospitali. Gli Sforza, Signori di Milano, accolsero volentieri questi emigrati e, avendo ricevuto da loro prestiti sostanziosi, li autorizzarono a svolgere la loro attività in Soncino, un borgo fortificato sul confine con lo stato veneto.
Stimolati dalla nuova grande possibilità di diffondere i sacri testi e forsanche dalle difficoltà economiche provocate dalla creazione di un Monte di Pietà, queste persone di grande cultura iniziarono la nuova attività di stampatori. Dal loro torchio nel 1483 (solo 28 anni dopo la scoperta attribuita a Gutenberg) esce il primo libro di cui si abbia notizia, con caratteri nitidi e perfetta impaginatura. In una decina d'anni la stamperia fu attiva in Soncino e tra i libri qui stampati fa spicco nel 1488 la prima edizione della Bibbia Ebraica Completa. Poi gli ebrei furono costretti ad abbandonare anche questo borgo ed a peregrinare cercando rifugio e lavoro a Barco, Brescia, Casalmaggiore, Pesaro e poi fino a Napoli, Salonicco e Costantinopoli affermandosi tra i migliori stampatori dell'epoca. Ma firmarono sempre le loro opere con il nome di "Soncino", quale segno di riconoscenza verso la città che li aveva accolti dopo la cacciata dalla Germania.
Patrimonio
La tradizione ha sempre indicato in una tipica struttura a torre trecentesca posta nel quartiere di Nord-Est del Borgo la casa degli stampatori ebrei "Soncino".
Al piano terra si possono ammirare le attrezzature di una vecchia stamperia, nelle cassettiere sono riposti caratteri di diverso stile, in legno ed in piombo e le lettere dell'alfabeto ebraico. Vi sono sistemate alcune macchine da stampa manuali del fine del secolo scorso e dell'inizio del 1900, ma si può ammirare anche la fedele ricostruzione di un torchio in legno del 1400 e un torchio a leva in ferro della ditta Dell'Orto di Milano datato 1853 con il quale viene stampata per ogni gruppo una copia della prima pagina della Bibbia. Viene illustrata la storia della stampa e degli stampatori ebrei e vengono poste in funzione anche altre macchine manuali da stampa della fine del secolo scorso e dell'inizio del 1900.
Al primo piano, in tre ambienti elegantemente arredati, sono esposti gli originali o le copie dei libri stampati dal "Soncino" ed una importante raccolta delle pubblicazioni relative ai famosi stampatori. Le sale vengono spesso utilizzata anche come sede di mostre di grafica di alto livello nazionale ed internazionale.
Nella saletta del secondo piano, il visitatore più attento potrà assistere alla proiezione di un interessante filmato che racconta la vicenda degli stampatori "Soncino" nel suo contesto storico ed ammirare la mostra didattica sulla storia della stampa
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Ultimo aggiornamento: 17 settembre 2014 [Claudia Corvi]