Orto Botanico "Lorenzo Rota", Bergamo (BG)

Tipologia: museo
Indirizzo: Passaggio Torre Di Adalberto, 2 - Bergamo (BG)
Ente proprietario: Comune di Bergamo
Sito web

Immagine

L' Orto ospita in soli 2.400 mq più di 1200 taxa, buona parte dei quali collocati in micro-habitat che riproducono o evocano ambienti naturali: piccoli bacini e rilievi distribuiscono le aiuole lungo un percorso che induce alla scoperta di nuovi dettagli.


Profilo storico

L’Orto Botanico, istituzione municipale fondata nel 1972,  membro della Società Botanica Italiana e del BGCI – Botanic Garden Conservation International,  è un nodo della Rete degli Orti Botanici della Lombardia dal 2002, associazione che ha  come scopo la tutela, la conoscenza, la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale vegetale lombardo.

La denominazione originaria era Giardino Botanico Bergomense e l’intitolazione a Lorenzo Rota (1855-1918), il primo descrittore della flora della provincia di Bergamo.

Nel 1989 è stata avviata la collaborazione con il Museo Civico di Scienze Naturali E. Caffi che, ha permesso il recupero di rigore espositivo e coerenza scientifica.
In questi anni l’Orto Botanico è cresciuto sia in termini di consensi che di attività. I visitatori sono aumentati progressivamente anche con i partecipanti agli eventi organizzati nella Sala Viscontea, spazio chiuso multifunzionale,  che dal 2005 al 2014 ha ospitato circa 143.000 persone.


Patrimonio

L’impostazione - pensata dall’ingegnere capo del Comune di Bergamo Luciano Malanchini, studioso appassionato di scienze naturali, e Guido Isnenghi, agrotecnico, conoscitore della flora locale - seguiva idee innovative mirando a ricostruire ambienti naturali autoctoni e a stimolare la sensibilità estetica del visitatore, grazie ad un’impostazione compositiva ricercata ed alla ricchezza di piante esotiche.
Una particolare attenzione era dedicata alle specie alpine sia calcofile che acidofile, tanto che l’Orto Botanico per diversi anni è stato considerato come un giardino botanico alpino.

Più di metà della superficie espositiva attuale è dedicata alle specie autoctone ed un'attenzione particolare è riservata alle specie che caratterizzano il territorio floristico lombardo, siano esse dominanti le fisionomie vegetali, oppure indicatrici di particolari condizioni ecologiche (substrato, disponibilità di acqua, nutrienti ecc.) oppure con peculiari distribuzioni biogeografiche.

Tra le specie endemiche vi sono Sanguisorba dodecandra, Campanula raineri, Campanula elatinoides, Telekia speciosissima, Saxifraga vandelli, Saxifraga petraea ed altre.


Sede

L'Orto Botanico Lorenzo Rota è in città alta, su uno spalto all'estremità nord-ovest delle seicentesche mura venete. Per raggiungerlo è necessario percorrere una lunga ma comoda scaletta di ben 141 gradini. Una volta arrivati, la tranquillità e la vista sono impagabili.

Non vi è un punto dal quale l'Orto sia visibile complessivamente. La collocazione, per esposizione, temperatura, insolazione, umidità, dimostra condizioni microclimatiche favorevoli alla crescita di specie di climi differenti.


Galleria


Ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2019 [Claudia Corvi]

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