L’istituzione nasce dall’idea del conte Giacomo Carrara (1714-1796) di creare una scuola di belle arti accanto ad una pinacoteca, secondo l’idea illuminista della diffusione della cultura nella società.
Alla morte del nobile bergamasco l’Accademia Carrara cresce rapidamente fino alla costruzione della nuova sede di gusto neoclassico (progetto di Simone Elia e edificio completato nel 1810).

Profilo storico

Nel corso dell’Ottocento si incontrano l’unico importante acquisto, quello della collezione del patrizio veneziano Orsetti (1804) e poi i due maggiori lasciti (Lochis, 1866; Morelli, 1891), ma anche l’unica grande dispersione, in un’asta pubblica nel 1835. Consolidato così il suo carattere di museo civico, ma anche di palcoscenico di un collezionismo di illustri conoscitori, l’Accademia Carrara vede i primi riallestimenti moderni che organizzano la pinacoteca non più per collezioni d’origine, ma per sequenze cronologiche e di scuola regionale (Corrado Ricci, nel 1912 e nel 1930.
La nuova sistemazione del 1955 (G.A. Dell’Acqua e Fernanda Wittgens) rimane fino all’attuale chiusura per lavori di ristrutturazione (2008).

Patrimonio

Le collezioni attualmente comprendono dipinti (circa 1800), disegni (circa 3000), stampe (circa 8000) e poi sculture (circa 80, più le importanti 46 del lascito di Federico Zeri, 1998), oggetti di arti minori, mobili, una biblioteca con molti testi già appartenuti a Giacomo Carrara e infine materiali della Accademia di Belle Arti (dipinti, disegni, cartoni, gessi).

Sede

Accademia Carrara

Collegamenti

Fondo Lochis
Fondo Carrara
Fondo Morelli

• Opere ed oggetti d'arte
• Stampe ed oggetti d'arte

Ultimo aggiornamento: 26 novembre 2019 [cm]