Materia – Texture

La fotografia di materia e texture è il passaggio successivo alla riproduzione poiché viene introdotta la nozione di tridimensionalità grazie al rilievo più o meno accentuato del soggetto, ripreso a pieno formato con luce a differenti angolazioni; si sperimenta inoltre la messa a fuoco selettiva. L’esercitazione si svolge sia in sala di posa con luce artificiale che in esterno con luce naturale; in passato era intesa a far conoscere e a confrontare la resa differente delle pellicole di grande e piccolo formato, nonché ad affinare la sensibilità percettiva in relazione a materiali differenti. Anche in questo caso, alle origini delle sperimentazioni si individuano autori quali A. Renger-Patzsch e W. Zielke, attivi nelle avanguardie. In Italia grafici quali A. Calabresi, E. Mari e altri utilizzano immagini sperimentali all’interno di progetti professionali. In anni più recenti le stesse esercitazioni vengono eseguite con fotocamere digitali.

   

A sinistra: Superfici naturali, foglia. Macchi, Andrea. A destra: Superfici naturali, corteccia d’albero. Suma, Antonio

   

A sinistra: Superfici naturali, tronchi. Varotsos, Kostantinos. A destra: Texture, grani di pepe. Berna, Vanessa

   

A sinistra: Superfici artificiali, fibre tessili. Berna, Vanessa. A destra: Superfici artificiali, metallo con ruggine. Suma, Antonio

 

Ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2024 [Anna Grazia Pompa]