Origini delle banconote
La moneta è lo strumento di pagamento comunemente utilizzato per le transazioni economiche di compravendita. In origine era in metalli preziosi, poi per ragioni di Praticità, diventa anche in materiale cartaceo; attualmente si sta diffondendo la moneta elettronica.
In Cina la cartamoneta era già utilizzata nel XIII secolo. Marco Polo (1254-1324) ne Il Milione descrisse come si produceva la cartamoneta durante il regno di Kublai Khan: ‘Ora dovete sapere che il Grande Sire [il Gran Khan] fa fare una moneta come io vi spiegherò. Egli fa prendere la corteccia di un albero chiamato gelso, che è l’albero le cui foglie sono mangiate dai bachi da seta, e estraggono la pellicola interna che si trova tra corteccia e fusto dell’albero e da quella pellicola fa creare carte come il cotone, tutte nere. Quando queste carte sono pronte, egli le divide in parti più piccole che per valore sono comparabili a una moneta da un tornese piccolo, l’altra vale un tornese, e l’altra vale un grosso d’argento di Venezia, l’altra un mezzo, l’altra due grossi, l’altra cinque, l’altra dieci e l’altra un bisante d’oro, l’alta due, l’altra tre e così via fino a dieci bisanti. Tutte queste carte erano caratterizzate dal sigillo del Gran Khan, e ne hanno prodotte così tante da corrispondere al valore del tesoro imperiale. E quando queste carte sono pronte, egli le fa usare in tutti i pagamenti e le spese in tutte le province e i regni e le terre dove egli è il nostro sovrano; e nessuno osa rifiutarle, per paura della morte’.
In Occidente la cartamoneta, o banconota, nasce per rispondere alle esigenze di praticità legate all’intensificarsi degli scambi commerciali intorno al XIV secolo.
I mercanti, invece di far viaggiare grosse quantità di monete metalliche – operazione scomoda e pericolosa – depositavano presso un banco il proprio denaro ottenendo in cambio “ricevute”
– note di banco – che valevano quanto il denaro depositato.
L’emissione delle banconote dovrebbe corrispondere a effettivi depositi di metalli preziosi. Perciò, in tutti i Paesi è prerogativa esclusiva della Banca Centrale dello Stato.
In Italia la prima serie di banconote, approvata il 26 settembre 1745, fu emessa dalle Regie Finanze di Torino il 1 gennaio 1746.
La nascita di una banconota è sempre l’esito di un percorso di professionalità e accuratezza, dalla progettazione fino alle elaborate fasi esecutive.
Queste le fasi di produzione.
Bozzetto
Dopo le autorizzazioni e la definizione di tagli, formati e quantitativi, il primo passo è la realizzazione di una serie di bozzetti.
Prove di stampa
Approvato il bozzetto, si procede alla realizzazione digitale di grafismi, fondi e fregi di sicurezza. Le prove di stampa digitali sono indispensabili per il controllo dei testi, degli effetti grafici e delle tonalità cromatiche. In contemporanea, si realizza il telo filigranatore e si avvia la produzione della carta.
Matrici di stampa
Si realizzano le matrici da stampa sia calcografiche sia offset. Da qui in avanti si passa alla vera e propria realizzazione con le macchine tipografiche.
Stampa
Ogni banconota racchiude più tecniche di stampa: calcografia, offset, serigrafia e tipografia (per la numerazione). In funzione della dimensione e del valore di ogni banconota e del formato delle macchine da stampa, i fogli possono contenere da 20 a 60 soggetti.
Post-stampa
Le banconote sono tagliate e controllate una ad una con sofisticati strumenti per scartare quelle non idonee. L’intero ciclo produttivo richiede controlli accurati e meticolosi, con tempi di realizzazione di diversi mesi.
Ultimo aggiornamento: 12 Luglio 2017 [cm]