Gli anni quaranta: Jugoslavia e Russia
Nel 1941 Patellani viene richiamato al fronte come aggregato alle Squadre Fotocinematografiche e fotografo personale del generale Giovanni Messe, comandante del corpo di spedizione italiano; il suo ruolo, ora ufficiale, gli impone di realizzare una precisa documentazione della campagna di Russia. Nelle immagini di questo periodo e in quelle realizzate l’anno prima in Jugoslavia in qualità di inviato di “Tempo”, è evidente l’evoluzione del suo linguaggio fotografico; i temi legati alla quotidianità, pur non discostandosi troppo da quelli del racconto africano, presentano delle novità stilistiche: alla vena narrativa e letteraria ora si aggiungono anche gli influssi del cinema e l’esperienza di sei anni di attività svolta a tempo pieno come fotoreporter professionista.
L’esiguità delle immagini di questo periodo non permette di approfondire l’argomento, oggi infatti si possono contare solo una serie di rullini personali custoditi nel suo archivio e le immagini inviate a “Tempo” dal fronte, mentre del rimanente una parte andò perduta giocando a carte durante una breve convalescenza nell’ospedale militare, e l’altra parte fu persa a Roma, dopo essere stata inviata insieme a una serie di filmati realizzati per l’istituto L.U.C.E.
Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio 2017 [cm]