La cappella già dei Pestalozzi a Chiavenna
La cappella già dei Pestalozzi (seconda a sinistra) nella collegiata di San Lorenzo accoglie tele del pittore milanese Giuseppe Nuvolone (Milano 1619 – 1703), rappresentante della pittura tardo-barocca milanese e fedele divulgatore dello stile del più famoso fratello Carlo Francesco.
Innanzitutto è da ammirare la pala d’altare con la Madonna col Bambino e sant’Antonio di Padova firmata e datata 1657 in un cartiglio in basso, a sinistra. L’opera, raffigurante la Madonna in posizione sopraelevata e il santo francescano inginocchiato con il Bambino tra le braccia, è emblematica dello stile di Giuseppe che qui traduce il prototipo del fratello in un linguaggio più divulgativo, siglato da una tavolozza lucente e soffusa e da una resa plastica dei modellati.
Le stesse peculiarità formali si notano anche nelle tele del tamburo raffiguranti il Miracolo eucaristico della mula, il Miracolo del piede ricongiunto alla gamba, la Predica ai pesci e il Santo che implora Ezzelino da Romano.
Nuvolone dipinse anche la volta della cupola con la Gloria d’angeli di cui si conoscono alcuni disegni preparatori conservati all’Ambrosiana (Milano).
Questo ciclo di dipinti completava l’allestimento della cappella fatta costruire dai Pestalozzi tra il 1641 e il 1646 secondo il progetto di Francesco Silva di Morbio; la loro esecuzione fu resa possibile grazie ai 3.000 scudi donati da Paolo Pestalozzi nel 1657. Di queste notizie è testimonianza la lastra in bronzo collocata sulla parete destra della cappella, dove il benefattore è raffigurato disteso sulla bara.
Ultimo aggiornamento: 3 Settembre 2019 [cm]