II Cappella – Visitazione
La seconda cappella, dedicata alla Visitazione, si raggiunge dopo aver percorso una lieve salita. Da qui si possono intravedere il Santuario del Soccorso e il lago e uno scorcio di Bellagio.
L’edificio, di forma circolare, è scandito da semplici lesene e presenta una porta di ingresso centrale con cornice e architrave in pietra a fianco della quale vi sono due finestre quadrangolari con inferriata e cornice in pietra dalle quali si può ammirare la scena della Visitazione all’interno della cappella.
La cappella è stata restaurata nel 2004.
La Visitazione
L’interno ospita quattro statue in terracotta, raffiguranti Maria, Giuseppe, Elisabetta e Zaccaria. Fulcro della scena della Visitazione, secondo dei misteri gaudiosi del Rosario, è l’incontro tra Maria ed Elisabetta, poste al centro dello spazio, nell’atto di stringersi la mano destra e immortalate in un gioioso slancio reciproco.
Elisabetta, donna matura dal sorriso radioso, indossa un abito tipico di inizio Seicento, con un importante collo bianco e una sopravveste dallo scollo quadrato, scende quasi di corsa da un piano rialzato e alle sue spalle in prossimità della parete di fondo si trova Zaccaria. Maria è abbigliata come nella prima cappella, ma a differenza della scena dell’Annunciazione in cui è scalza, qui indossa dei sandali e ha i capelli sciolti sulle spalle, che fuoriescono dal pesante velo che le copre il capo.
Alle spalle delle due donne Zaccaria, con un lungo cappotto di lana, e Giuseppe, in tunica e mantellina, entrambi anziani e con fluenti barbe bianche. Quest’ultimo, inoltre, stringe tra le mani un bastone nella mano destra e un sacco nella sinistra.
Sulle pareti un anonimo pittore lombardo ha dipinto suggestivi sfondati prospettici. L’artista ha infatti qui proposto la riproduzione di nove colonne dietro le quali si scorgono paesaggi locali con la presenza di un vascello e di un pescatore. La prospettiva dei colonnati è conclusa da un interessante scorcio di paesaggio lacustre con un’architettura fortificata in primo piano.
Particolare curioso è una finta porta semi aperta rappresentata a lato di una delle finestre quadrangolari da cui si può osservare la cappella.
Come per la cappella dell’Annunciazione sono molto scarse le notizie storiche relative alle decorazioni interne e all’apparato scultoreo. Secondo alcune fonti l’edificio fu costruito a spese del Santuario tra il 1623 e il 1635, periodo dopo il quale sarebbe da collocare la realizzazione degli apparati plastici interni.
Numerose ridipinture hanno interessato tutte le statue della cappella, che hanno perso alcune delle caratteristiche determinate dalle modalità di stesura dei colori e dalla loro finitura. Gli affreschi alle pareti, anch’essi di autore ignoto, non aiutano a collocare temporalmente l’esecuzione dell’opera.
Ultimo aggiornamento: 28 Giugno 2017 [cm]