Guido Guarnieri, Ritratto di Giovanni Hensemberger
Il ritratto reca la firma di Guido Guarnieri, un artista monzese allora emergente. Nonostante l’austera fissità della posa, impostata convenzionalmente di tre quarti e per questo derivata molto probabilmente da fotografia, il pittore palesa la volontà di aderire al modello mediante l’indagine introspettiva e la resa viva dell’espressione. L’immagine è ingentilita da una pittura vibrante che, nel porre la figura su uno sfondo variegato e mosso, fatto di pennellate verticali giustapposte, rifrange la materia e sfuma i contorni.
Giovanni Hensemberger nacque nel 1848 in Alsazia e morì a Brugherio nel 1914. A 15 anni lasciò la Germania per Campo Ligure dove lavorò in una tessitura prima come operaio e poi divenendo una delle figure dirigenziali. Con lungimiranza fondò una società insieme con Nicolò Odero per la produzione di macchinari per l’industria tessile e navale.
Nel 1889 si trasferì a Monza, dove sviluppò la fabbricazione di telai meccanici e di attrezzature a uso dei produttori tessili, fino ad allora costretti a rifornirsi all’estero. Affascinato dalle nuove potenzialità dell’elettricità, l’industriale cominciò a condurre, con la Società Anonima Giovanni Hensemberger, i primi esperimenti di illuminazione elettrica sulle vetture tramviarie.
Successivamente lanciò su grande scala la produzione di accumulatori elettrici al piombo, decretando la fine dei sistemi a olio e a gas; dopo la nazionalizzazione del servizio ferroviario, l’azienda divenne fornitrice delle Ferrovie dello Stato e dell’amministrazione delle Poste e Telegrafi.
Durante la Grande Guerra fornì propulsori per sommergibili alla Marina Militare italiana e alleata.
Dal 1915 una via della città di Monza porta il nome del Cav. Giovanni Hensemberger.
Ultimo aggiornamento: 19 Novembre 2015 [cm]