Un tuffo nel…(blu). La didattica
Tra gli elementi fondanti di questa ricerca vi è stata la scelta di dedicare un’attenzione peculiare alle ricadute che questa azione avrebbe potuto avere nei confronti del pubblico. Una parte significativa di questo progetto è stata, infatti, quella volta alla diffusione e alla divulgazione dei risultati.
Fin da subito la decisione dei ricercatori è stata quella di fare in modo che le scoperte realizzate non dovessero rimanere chiuse nella cerchia degli specialisti o degli addetti ai lavori, ma potessero immediatamente essere fruite dai visitatori grazie ad attività laboratoriali pensate per le più diverse categorie: dai bambini, ai ragazzi, dagli adulti, alle persone con diverse abilità, articolando le proposte a seconda delle esigenze mirate. Questo ha voluto dire ideare e sperimentare percorsi educativi sul tema della tecnica pittorica e dei pigmenti utilizzati da Francesco Hayez, con particolare riferimento al pubblico scolastico e ai visitatori con differenti esigenze e necessità.
Nello specifico si è trattato di comprendere come le informazioni, relative ai pigmenti e alla tecnica nate dalla ricerca potessero andare ad arricchire l’offerta educativa propria delle varie istituzioni. Le indagini chimiche avevano puntato l’attenzione sul colore inteso come pigmento, che era così diventato il mezzo stringente che necessitava di un passaggio diretto nella bottega-studio dell’artista, riscoprendo l’azione che lo stesso Francesco Hayez aveva compiuto materialmente. Qui la ricerca delle modalità di resa pittorica, unite a tutto il portato culturale storico artistico, erano divenute il punto di partenza delle proposte ideate.
L’impianto teorico della progettazione, per consentire questo passaggio fondante, si è rifatto alle esperienze della didattica museale dei musei scientifici, collegandosi alla modalità hands-on e minds-on tipica del Progetto EST “Educare alla scienza e alla tecnologia”, al metodo IBSE (Inquiry Based Science Education), e al mondo della didattica museale dell’arte contemporanea.
Ogni proposta è, perciò, partita da un incipit coinvolgente e pratico, riprendendo le preconoscenze che i fruitori avevano sul colore e sulla figura dell’artista, passando attraverso una sperimentazione diretta in cui il passaggio hands-on diventava una delle tappe cardine e ripreso poi in più passaggi durante tutta la durata della proposta.
Offrendo inoltre occasioni in cui le differenti intelligenze potessero essere utilizzate, porgendo domande stimolo e mai dando risposte chiuse o spiegazioni, proponendo lavori di gruppo e metodologie attive in cui il confronto tra i visitatori divenisse un’altra modalità per contribuire alla costruzione collettiva della conoscenza.
Si sono utilizzate situazioni-problema per consentire una partecipazione diretta e attiva permettendo possibili e differenti interpretazioni, capitalizzando l’esperienza con una serie di riflessioni e concettualizzazioni, effettuando quindi il passaggio da hands-on a minds-on ed evidenziando i momenti vissuti, in un’ottica metacognitiva anche del cosa ho imparato, ma soprattutto del come.
Ecco alcuni dei titoli delle proposte ideate:
- Un tuffo nel… (blu) e Autoritratti, ritratti e colore per la scuola dell’infanzia e primaria;
- N.I.O.: Nucleo investigazione opere d’arte e A.A.A. Professionisti cercasi, per la scuola secondaria di I e di II grado;
- Indagine intorno a un dipinto al di sopra di ogni sospetto per pubblico adulto;
- La tavolozza di Francesco Hayez e Come in un quadro dedicato a persone e gruppi con diverse abilità.
Il fine ultimo di questa ricerca è stato dunque quello di far dialogare una ricerca scientifica con la sua ricaduta in termini di diffusione e divulgazione nell’ambito delle proposte educative degli istituti culturali coinvolti. Il lavoro interdisciplinare del gruppo di ricerca ha voluto mettere in connessione linguaggi diversi cercando di innovare le pratiche didattiche presenti nei vari luoghi, arricchendo la stessa offerta formativa destinata al pubblico. Altro presupposto della ricerca è stato quello che arte, scienza ed educazione dovessero e potessero confrontarsi in modo sinergico, utilizzando appieno le differenti competenze delle professionalità coinvolte, arricchendo così lo stesso sguardo degli specialisti e del pubblico verso opere fondamentali di Francesco Hayez.
Ultimo aggiornamento: 8 Luglio 2016 [cm]