Velate e Villa Belgioioso Scaccabarozzi
Domina il compatto tessuto edilizio del nucleo storico di Velate il vasto complesso di Villa Belgioioso Scaccabarozzi (via Cottolengo, 20), attestato lungo la viabilità di attraversamento in direzione nord verso Casatenovo (CO) e in asse con l’ortogonale asse rappresentato da via Alessandro Volta. Il luogo si costituì in queste forme all’inizio del XIX secolo, quando il conte Rinaldo di Barbiano, principe di Belgioioso d’Este, fece della sua dimora nel centro di Velate una sontuosa “villa di delizia” per il soggiorno estivo, dotato di un oratorio privato e di un magnifico parco. I beni del conte passarono dapprima alla figlia Maria Beatrice, poi alla nipote, restando tuttavia sotto il controllo della famiglia per oltre un secolo.
Nel 1919 la villa e il parco, unitamente agli altri terreni di Velate, furono acquistati dal commerciante Maurizio Scaccabarozzi di Vimercate, che ve ne fece stabile dimora per la sua famiglia.
Alla sua morte la villa e i possedimenti annessi furono ereditati dalla figlia Augusta, che nel 1994 stipulò una convenzione con l’Amministrazione Comunale di Usmate Velate per la vendita di parte delle proprietà immobiliari: segnatamente la villa e il parco, ormai in condizioni fatiscenti.
L’impianto della dimora è articolato con un fabbricato principale a “L” su tre piani e corpi pertinenziali di servizio che delimitano la corte interna, a giardino.
A partire dal 1997, la villa è stata interessata da interventi di recupero. Con la sistemazione del 2002 è derivata la piazza del Settecento, platea scenografica di coronamento ad ovest, pavimentata a porfido e acciottolato, con al centro una vasca fontana circolare a zampilli convergenti, cippi di delimitazione al bordo e la bassa cortina edilizia a sud, in parte risanata, cosiddetta “Corte nuova”. Tutto concorre alla percezione di uno spazio ben organizzato, nel quale risalta la facciata principale su tre piani della villa che, con una regolare e pur semplice partizione tra lesene e fasce marcapiano, presenta echi di monumentalità con l’atrio porticato a sette arcate a sesto ribassato, quella centrale corrispondente all’androne passante al cortiletto interno.
Gli ambienti interni del corpo principale conservano alcuni spazi ed elementi decorativi originari; oltre allo scalone di salita al piano nobile, le sale del piano terreno – ristrutturate nel marzo 2004 – sono qualificate da pavimenti a mosaico e soffitti a cassettone, dipinti a “passasotto”.
Notevole è la cosiddetta “sala delle colonne” nel fabbricato pertinenziale a est, sul cortiletto interno, originaria scuderia risanata che presenta ora la struttura voltata a crociera di laterizio su colonne granitiche.
Completa il notevole complesso il parco paesaggistico che si estende a est, ampliato nell’Ottocento e attrezzato di una serra e una grotta di ispirazione romantica, con radure a prato e folte macchie alberate che si allungano al limite della campagna coltivata
Altre ville minori nelle vicinanze di Velate
Nel luogo di antichi insediamenti rurali al margine nord occidentale del confine comunale, a circa sei chilometri dal nucleo storico di Velate, vi sono ulteriori edifici di interesse che appartengono alla stagione delle dimore agresti: in particolare, Villa Angioletta (strada comunale per Villa Angioletta o via Villa Angioletta), della prima metà dell’Ottocento e, nella vicina zona denominata “Dosso” di Velate, Villa Corte dei Re (strada della Cappelletta, 6), villino dell’inizio del Novecento immerso in un fitto giardino piantumato, con annessa cappelletta dedicata a S. Maria delle Grazie.
Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio 2019 [cm]