Carte inedite al Museo della Scienza e della Tecnologia
La Raccolta documentaria dei primati scientifici italiani fu voluta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e curata da Giulio Provenzal, chimico al servizio del Regime fascista, per raccogliere le testimonianze delle eccellenze italiane nelle diverse discipline del sapere scientifico.
L’intento era quello di illustrare il genio italiano attraverso i documenti e di dimostrare al mondo la superiorità degli italiani in ogni campo.
Il fondo arriva a Milano negli anni Cinquanta per interessamento di Guido Ucelli, imprenditore milanese a capo delle Costruzioni Meccaniche Riva e fondatore del Museo della Scienza.
Trova una prima collocazione presso la Riva e dopo la creazione del Museo, nel 1953, entra a far parte del suo patrimonio.
La Raccolta è costituita da 2.892 cartelle, divise in Autori e Soggetti, che contengono testi manoscritti, dattiloscritti, libri e pubblicazioni originali, ritagli di giornali, fotografie, disegni, lettere che fanno riferimento ad un periodo compreso tra la seconda metà dell’800 fino agli anni Settanta del 1900.
Il nucleo centrale e più antico è formato da varia documentazione utilizzata per preparare la mostra delle eccellenze italiane da presentare alla Esposizione Universale di Chicago del 1933, dove l’Italia intendeva dimostrare la sua priorità nei vari campi dello scibile umano. Successivamente è stato implementato con materiale più recente.
Molti degli oggetti esposti a Chicago sono confluiti poi nel Museo della Scienza e della Tecnica e costituiscono uno dei primi nuclei delle collezioni museali; gran parte delle carte della raccolta documentaria sono collegate a tali oggetti e sono parte integrante della storia delle collezioni del Museo.
La Raccolta documentaria dei primati scientifici italiani, recentemente riordinata e studiata, in collaborazione con esperti del CNR, ha offerto numerosi spunti per la stesura di alcune storie su personaggi e invenzioni.
Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre 2015 [cm]