Curiosità
L’illuminazione della piazza del Duomo in occasione dei festeggiamenti per la visita dei reali Umberto I e Margherita nel 1878 in una xilografia di Quinto Cenni (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – A.S. p. 8-23)
Xilografia del disegnatore Quinto Cenni e dell’incisore Giuseppe Barberis che ritrae l’apertura dei Portici Settentrionali di piazza del Duomo in presenza del Principe Umberto, la sera del 31 ottobre 1874 (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – A.S. p. 13-30)
Un carro mascherato sfila in piazza del Duomo durante il Carnevale del 1893 (Milano, Civico Archivio Fotografico – FM A 10-1)
Il «Rattin» (in dialetto milanese:”topolino”) era un trenino meccanico che, a fine Ottocento, accendeva i 600 lumi a gas dell’ Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II correndo su un anello di rotaia che corre alla base della cupola in ferro e vetro. Sulla sua sommità un tampone intriso di liquido infiammato passava davanti a tutti gli ugelli dopo essere stato acceso (Milano, Civico Archivio Fotografico – Albo G 107_054)
Piazza del Duomo in uno scatto del fotografo Brogi datato tra il 1883 e il 1890. Sullo sfondo si intravede la ciminiera in mattoni alta 52 metri della centrale termoelettrica di via Santa Redegonda, Questa centrale, ideata dagli ingegneri Giuseppe Colombo e Giovanni Battista Pirelli, in funzione dal 1883, non solo è stata la prima di Milano, ma anche il primo esempio dell’Europa continentale. Quando la corrente alternata sostituì la corrente continua, la centrale divenne obsoleta e fu demolita nel 1926 (Milano, Civico Archivio Fotografico – L.V. 869/22)
Tra le guglie del Duomo spunta un campanile a forma quadrata in una fotografia della metà del XIX secolo. Il campanile è stato demolito nel 1866, durante i lavori di riassetto dell’intera piazza (Milano, Civico Archivio Fotografico – FM L 212)
“El canocial”: un curioso gruppo di persone scruta il cielo in piazza del Duomo in una foto della fine del XIX secolo (Milano, Civico Archivio Fotografico – A 1358)
Il tram rappresenta uno dei simboli di Milano. Il disegno della copertina della rivista “La Domenica del Corriere” del 1902, che illustra la folla alla fermata in piazza del Duomo per Monza per la consueta gita domenicale fuori porta, raffigura un curioso tram doppio. (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Riv. Z 12, 13 aprile 1902, pag. 16)
Il dipinto “Piazza del Duomo” del pittore futurista Carlo Carrà del 1909, raffigura una Milano moderna, con il gli spostamenti caotici della folla e il traffico cittadino con il tram protagonista
“El salut de Meneghin ai fradei e forestee”, cartolina stampata in occasione dell’Esposizione Internazionale del 1906 a Milano con un disegno di Mario Stroppa corredato da una poesia di Federico Bussi (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Vol. AA 319, fol. 4.7.v)
Umberto Boccioni “Rissa in Galleria”, 1910. Il dipinto, raffigura una folla di persone che si accalca nella Galleria Vittorio Emanuele II per seguire una zuffa fra donne davanti alle vetrine del bar Campari. Espressione del movimento futurista, si distacca dalle numerose rappresentazioni pittoriche, disegni e stampe che hanno spesso avuto come soggetto la piazza del Duomo e la Galleria rappresentate come vedute e scorci panoramici.
Fermata del tram in piazza del Duomo in una fotografia degli anni ’20 del XX secolo. Il mezzo di trasporto è utilizzato per propaganda politica in epoca fascista: sulla parte anteriore si legge un cartello che esorta i milanesi ad esporre le bandiere (Milano, Civico Archivio Fotografico – FM Albo 12-58)
“Se a Milano ci fosse il mare”, bizzarra cartolina degli anni ’30 del XX secolo che propone un’insolita Milano “marina”! (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Fondo Cartoline Cassetta 13 Lombardia – Milano – Città – Piazza – A-D)
“Se a Milano ci fosse il mare!”….. anche in Galleria Vittorio Emanuele II (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Fondo Cartoline Cassetta 13 Lombardia – Milano – Città – Piazza – A-D)
Piazza del Duomo percorsa da biciclette con pubblicità di pellicole cinematografiche nel 1947 (Cinisello Balsamo, Museo di Fotografia Contemporanea – IMM-10110-0001715)
Il “ghisa”, il vigile urbano in dialetto milanese, al lavoro in piazza del Duomo in una foto del 1945 di Federico Patellani (Cinisello Balsamo, Museo di Fotografia Contemporanea – link)
La folla attende i ciclisti del Giro d’talia in piazza del Duomo negli anni ’50, fotografia di Federico Patellani (Cinisello Balsamo , Museo di Fotografia Contemporanea – IMM-3g010-0025414)
Un curioso bici-taxi degli anni ’50 e un mezzo di trasporto usato oggi per il giro turistico della città (Foto R. Mastropirro, M.C. Palo)
“Noio… volevam… volevàn savoir… l’indiriss…..” Totò e Peppino interrogano un attonito ghisa in piazza del Duomo a Milano nella celebre scena del film “Totò, Peppino…. e la malafemmina” diretto da Camillo Mastrocinque nel 1956 (https://www.youtube.com/watch?v=VQ0tvs9Egj0)
La celebre scena finale di “Miracolo a Milano”, film di Vittorio de Sica del 1951, in cui tutti i protagonisti, rubate delle scope ai netturbini in una piazza Duomo affollatissima, volano nel cielo di Milano verso un futuro migliore (https://www.youtube.com/watch?v=nIRwj_coFNo)
Il percorso vegetale temporaneo allestito per una mostra botanica negli anni ’70 del XX secolo in uno scatto del fotografo Mario Cattaneo (Cinisello Balsamo, Museo di Fotografia Contemporanea – IMM-10120-0002631)
Il fotografo Mario Cattaneo ritrae un cavallo in legno di una istallazione in piazza del Duomo degli inizi degli anni ’80 (Cinisello Balsamo, Museo di Fotografia Contemporanea – IMM-10120-0002634)
Le insegne luminose sulla facciata di palazzo Carminati che per più di 70 anni hanno caratterizzato l’immagine della piazza del Duomo. La prima pubblicita luminosa è, infatti, comparsa nel 1915, cinque anni dopo l’invenzione del tubo al neon, in anticipo rispetto a Times Square a New York e Piccadilly Circurs a Londra. Le insegne sono state rimosse nel 1999, in seguito ad una delibera della Giunta Comunale del 1996, che ha suscitato non poche polemiche in quanto la città andava così perdendo un ormai consolidato segno storico e simbolico.
Piazza del Duomo gremita dalle pecore, sabato 1 ottobre 2011, per le riprese di una scena del film “L’ultimo pastore della città” di Marco Bonfanti, che racconta la storia di Renato Zucchelli, ultimo pastore nomade rimasto in una fra le più industrializzate città d’Europa (http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=photo&media=27252)
La Galleria Vittorio Emanuele II con un allestimento illuminotecnico e lo spettacolo di luci in piazza del Duomo in occasione del “Led – Festival Internazionale della Luce” del 2010 (foto R. Mastropirro, M.C. Palo)
REgeneration” a cura di Cracking Art Group sulla terrazza del Duomo di Milano. L’installazione del 2012 ha previsto la collocazione di 50 chiocciole in plastica riciclata tra le guglie della cattedrale (http://www.crackingartgroup.com/index.aspx)
Nell’ottagono della Galleria Vittorio Emanuele nella pavimentazione a mosaico è rappresentato l’emblema di un toro che rappresenta la città di Torino. La tradizione, nata come scherno e affronto alla città raffigurata, dice che porti fortuna porre il piede sopra gli attributi del toro e compiere una rotazione completa facendo perno su quel piede (Foto R. Mastropirro, M.C. Palo)
Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio 2017 [Codex]