XX e XXI secolo

1899-1901 – Luigi Broggi

E’ costruito il palazzo della Borsa su progetto di Luigi Broggi, un’altra architettura che va a formare l’ellisse della Piazza Cordusio con la sua facciata monumentale e pianta a base concava. Nel 1905 con il trasferimento della sede della Borsa nel nuovo Palazzo Mezzanotte diventa l’edificio delle Poste. Contemporaneamente al palazzo della Borsa il Broggi costruisce nello stesso isolato l’edificio che sarà dal 1906 sede della banca Vonwiller, con ingresso all’angolo tra via Cordusio e via Armorari.

La costruzione dei due palazzi segnano l’inizio della realizzazione del quartiere degli Affari , che si protrae per quarant’anni e che si insedia sul vecchio tessuto tra il nuovo Cordusio e Piazza Borromeo.

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La piazza del Cordusio e l’imbocco della via omonima in un’immagine della fine del XIX secolo. Sulla destra è visibile il palazzo per abitazioni progettato da Francesco Bellorini nel 1890 e già ultimato, mentre sulla sinistra sono ancora presenti gli edifici che saranno demoliti per far spazio al nuovo palazzo della Borsa costruito su progetto di Luigi Broggi nel 1899 (Milano, Civico Archiovio Fotografico – FM A 0192)

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Il fronte principale prospicente piazza Cordusio del palazzo della Borsa, poi delle Poste, progettato da Luigi Broggi trai il 1899 e il 1901 (Milano, Civico Archivio Fotografico – A33699)

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Il palazzo della Borsa. poi delle Poste, progettato da Luigi Broggi trai il 1899 e il 1901: salone interno (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – P.V. p. 3-120bb

1901-1902 – Luigi Broggi

Costruzione del Palazzo del Credito Italiano situato in piazza Cordusio. L’architetto Broggi progetta con la facciata dell’edificio il completamento dell’ellisse della nuova Piazza Cordusio, rimanendo coerente con le forme ellittiche degli altri edifici costruiti. Il palazzo negli anni successivi viene ampliato e nel 1914 il progetto viene seguito dall’architetto Giovanni Muzio.

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La piazza Cordusio con gli antichi isolati prima della costruzione del palazzo del Credito Italiano (sulla sinistra) e della Casa Dario Biandrà (al centro). Sulla destra è riconoscibile il nuovo palazzo delle Assicurazioni Generali, il primo dei nuovi edifici costruiti a costituire la quinta della nuova piazza ellittica (da “L’edilizia moderna: periodico mensile di architettura pratica e costruzione”, fasc. III, 1903)

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Il palazzo del Credito Italiano, la Casa Dario Biandrà e il palazzo delle Assicurazioni Generali in una foto degli inizi del XX secolo (Milano, Civico Archivio Fotografico – A 7572)

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Il palazzo del Credito Italiano progettato da Luigi Broggi tra il 1901 e il 1902 (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Fondo Cartoline, Cassetta 13 Lombardia – Milano – Città – Piazza – A-D )

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Il palazzo del Credito Italiano, 1901-1902: piante piano terreno, ammezzato, sotterranei e piano nobile e interno salone degli sportelli per il pubblico (da “L’edilizia moderna: periodico mensile di architettura pratica e costruzione”, fasc. III, 1903)

1901-1903 Luigi Broggi

Viene costruita in via Tommaso Grossi 6-8 la sede dei Magazzini Contratti, uno dei primi edifici commerciali realizzati in cemento armato, su progetto di Luigi Broggi. Oggi è conservata solo la struttura della facciata in ferro e vetro, la prima costruita in città, caratterizzata da ampie aperture e grandi vetrate con balconate con ringhiera metallica.

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Il fronte principale su via Tommaso Grossi, nei pressi di piazza Cordusio, dei Magazzini Contratti, edificio progettato da Luigi Broggi tra il 1901 e il 1903 (da “L’edilizia moderna: periodico mensile di architettura pratica e costruzione”, 1903)

1902 – Luca Beltrami

Costruzione di Casa Dario Biandrà su piazza Cordusio nell’angolo tra via Mercanti e la Via Tommaso Grossi. Il progetto di Luca Beltrami e l’ingegnere Repossi va a colmare la porzione concava racchiusa tra le due vie sopracitate. Nel 1960 con la costruzione del Banco di Napoli il lotto viene ampiamente modificato e viene solo conservata la facciata del palazzetto.

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La casa dario Biandrà progettata da Luca Beltrami nel 1902 (Milano, Civi Archivio Fotografico – RLB 01450) Link

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Casa Dario Biandrà, 1902: fronte (da “L’edilizia moderna: periodico mensile di architettura pratica e costruzione”, 1903)

1905-1912 – Paolo Cesa Bianchi, Giannino Ferrini

E’ realizzato il palazzo della Posta Centrale, che fa parte insieme a altri prestigiosi palazzi del nuovo quartiere degli Affari sorto in seguito alla realizzazione della piazza Cordusio. Il palazzo della Posta Centrale è collocato nell’area dove un tempo era il Monastero delle Benedettine del Bocchetto, in prossimità della chiesa di Santa Maria Segreta, ed è composto da due edifici diversi: il primo, opera di Paolo Cesa Bianchi è costruito tra il 1905 e il 1907, mentre l’ampliamento dell’ingegnere Giannino Ferrini è realizzato tra il il 1910 e il 1912, comportando la demolizione della chiesa di Santa Maria Segreta. Durante i lavori di scavo per le fondamenta sono rinvenuti diversi reperti dell’antico teatro romano.

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Le demolizioni per la costruzione dellìedificio della Posta Centrale. Sullo sfondo la Chiesa di Santa Maria Segreta, soppressa nel 1910 e demolita nel 1911 (Milano, Civico Archivio Fotografico – A20781)

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Il palazzo della Posta Centrale progettato in due fasi da Paolo Cesa Bianchi e Giannino Ferrini tra il 1905 e il 1912 (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Fondo Cartoline, Cassetta 11: Lombardia – Milano – Città – Palazzi)

1907-1913 – Luigi Broggi, Cesare Nava

Su progetto di Luigi Broggi e Cesare Nava viene realizzato l’edificio sede della Banca d’Italia, che presenta un’architettura monumentale con l’ingresso posto tra due gigantesche colonne doriche e sormontato da quattro cariatidi. La costruzione fa parte degli edifici istituzionali che vanno a comporre il nuovo quartiere degli Affari. Durante i lavori di scavo vengono alla luce alcuni resti di epoca romana probabilmente di un tempio che si estendeva tra l’asse viario Cordusio-Bocchetto e gli isolati Armonari e Moneta fino alla via dell’Ambrosiana in asse con il tracciato viario celtico.

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Le demolizioni dell’antico isolato del Bocchetto per la costruzione dell’edificio della Banca dItalia (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Vol. Z 204)

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Il cantiere per la costruzione del palazzo della Banca d’Italia 1907-1913 e pianta progettata dagli architetti Luigi Broggi e Cesare Nava (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Vol. Z 204)

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Palazzo della Banca d’talia 1907-1913: interno, il salone centrale (Milano, Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli – Vol. Z 204)


1928- Luigi Repossi

Inizia la costruzione della galleria commerciale che unisce via Meravigli con la via Gaetano Negri nei pressi di piazza Cordusio e piazza Affari, denominata Galleria Meravigli. L’opera, composta da un unico braccio lungo circa 60 m e largo 10 m nella parte del salone centrale e coperta da una volta in ferro e vetro, viene costruita dalla società “la Milano Centrale” e il direttore delle opere è l’ingegnere .

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La Galleria Meravigli, che unisce via Meravigli con la via Gaetano Negri, caratterizzata dalla volta in ferro e vetro realizzata nel 1928 (Foto R. Mastropirro, M.C. Palo)

1929-1931 – Emilio Lancia, Giò Ponti

Viene costruita in Via Santa Maria Segreta la sede centrale della Banca Unione. L’edificio è realizzato con una struttura in cemento armato su due livelli interrati e cinque piani fuori terra con le facciate rivestite in lastre di serizzo che conferiscono l’immagine di un blocco unitario di astratta classicità.

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Il palazzo della Banca Unione progettato da Emilo Lancia e Giò ponti tra il 1929 e il 1931 (da P. Marconi, “Banca “Unione” in Milano. Architetti Giovanni Ponti e Emilio Lancia” in “Architettura. Rivista del sindacato nazionale fascista architetti”, 1932 – X aprile fascicolo IV)

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Palazzo della Banca Unione 1929-1931: vista del salone degli sportelli al pianterreno (da P. Marconi, “Banca “Unione” in Milano. Architetti Giovanni Ponti e Emilio Lancia” in “Architettura. Rivista del sindacato nazionale fascista architetti”, 1932 – X aprile fascicolo IV)

1929-1932 – Paolo Mezzanotte

Il nuovo quartiere degli Affari è in continua trasformazione e si amplia cercando di far fronte alle nuove necessità ed esigenza del nuovo mercato economico.
La Borsa di Milano reclama presto una nuova sede per poter accogliere le nuove operazioni di contrattazione legate alle nuove economie che non possono essere accolte nell’edificio di Piazza Cordusio progettato dal Broggi. Per questo motivo viene edificato Palazzo Mezzanotte che, collegato con Palazzo Turati, domina piazza Affari con la sua imponente facciata in stile classico.

I lavori per la costruzione del nuovo edificio comportarono una trasformazione radicale dell’esistente con anche la demolizione di alcuni edifici e la ristrutturazione di altri posti sul lato orientale. Durante i lavori di scavo vengono alla luce anche qui i resti del teatro romano e solo nel 1932 si inaugura il nuovo palazzo che coniuga le linee architettoniche d’impostazione classica con caratteristiche tecnologiche innovative, in particolare per l’aspetto impiantistico.

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Palazzo della Borsa, 1929.1932: fronte (Milano, Civico Archivio Fotografico – D1661)

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Palazzo della Borsa, 1029-1932: interno (Milano, Civico Archivio Fotografico – URB 70)

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Palazzo della Borsa, 1929.1932: atrio interno (Milano, Civico Archivio Fotografico – URB 68)

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Palazzo della Borsa, 1029-1932: scalone interno (Milano, Civico Archivio Fotografico – URB 66)

1939 – 1940 – Cesare Scoccimaro

Viene costruita la sede milanese del Banco di Roma sull’angolo più rastremato della nuova Piazza Edison, sorta alla fine del XIX secolo per effetto degli sventramenti dell’area ex-demaniale del convento del Bocchetto. L’edificio in stile littorio, con facciata ricca di marmi, viene costruito con materiali nazionali e presenta impianti di sole ditte italiane con lo scopo di diventare un vero e proprio documento di indipendenza economica.

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Il palazzo del Banco di Roma progettato da Cesare Scoccimarro tra il 1939 e il 1940 (da “L’edilizia moderna: periodico tecnico trimestrale”, 1942)

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Palazzo del Banco di Roma, 1939-1940: pianta del pianoterreno e del primo piano e interno salone del pubblico (da “L’edilizia moderna: periodico tecnico trimestrale”, 1942)

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Palazzo del Banco di Roma, 1939-1940: interni (da “L’edilizia moderna: periodico tecnico trimestrale”, 1942)

1942-1945

Durante la II Guerra Mondiale Milano è oggetto di diverse incursioni aeree con bombardamenti che provocano diverse devastazioni nella città. Nell’area di piazza Cordusio, via Dante e gli isolati adiacenti non si registrano danni ingenti e l’edificio maggiormente colpito è palazzo Mezzanotte.

1958 – Metropolitana Milanese

Le linee tramviarie che attraversavano via Dante vengono tutte deviate a seguito dell’avvio dei cantieri per la realizzazione della linea 1 della metropolitana che percorre tutta la via in sotterranea.

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Gli scavi per la realizzazione della Linea 1 della metropolitana in via Dante, 1958

1996 – Comune di Milano

La via Dante, dopo un intervento di recupero per la rimozione dei binari dei tram e il rifacimento della pavimentazione, viene totalmente chiusa al traffico e pedonalizzata, diventando una passeggiata turistica di collegamento tra il Duomo e i Castello e un transito abitudinario per lo shopping data l’alta concentrazione di negozi che da sempre hanno animato la via. Il passeggio è supportato anche dai numerosi bar e ristoranti che possono così usufruire di spazio all’aperto.

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Una fotografia degli anni ’50 del Novecento della via Dante, prima che questa fosse resa isola pedonale, mostra il caotico traffico che invadeva la strada del centro cittadino. Nel 1996, dopo un intervento di recupero con il rifacimento della pavimentazione, la via Dante è stata chiusa al traffico diventando isola pedonale (Foto R Mastropirro, M.C. Palo)

2014-2015. Comune di Milano

In occasione di EXPO 2015 viene riallestito l’arredo urbano di via Dante e del Cordusio con elementi provvisori per celebrare l’evento.

Ultimo aggiornamento: 17 Marzo 2017 [Codex]