Palazzo Arese Jacini a Cesano Maderno
A poca distanza di Palazzo Arese Borromeo, oltre il Torrazzo edificato sul fianco meridionale dell’esedra, si dipana piazza Arese, in cui sorge Palazzo Arese Jacini detto anche Palazzo Arese Borromeo Jacini (Piazza Arese, 12), edificio signorile oggi sede dell’Amministrazione Comunale e dell’Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda (ISAL).
Collocato nel centro storico della città, Palazzo Arese Jacini presenta un impianto planimetrico a “U” con la facciata principale rivolta verso piazza Arese e una corte quadrangolare posta verso il giardino interno, oggi notevolmente ridimensionato.
Edificato a partire dal 1618 per volontà di Marco Maria I Arese, l’edificio oggi si mostra come risultante di un processo di trasformazione, ampliamento ed abbellimento avvenuto nel XVIII secolo e un processo di depauperamento svoltosi nel XIX e XX secolo.
Il Palazzo possiede una facciata movimentata da due corpi sporgenti a sezione semi-ottagona, “che conferiscono all’edificio il ricordo di un’architettura castellana, forse in qualche modo legati alla torre medioevale su cui sorse il vicino Palazzo Arese Borromeo”.
La residenza nobiliare articola i suoi volumi su due piani fuori terra e un piano sotterraneo parzialmente cantinato. Al centro dell’ala principale è possibile scorgere il sopralzo settecentesco, che dotò il palazzo di un imponente salone da ballo a doppia altezza, oggi occupata dalla sala consiliare.
Nell’ala destra del palazzo dal 2003 ha sede l’Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda (ISAL), centro di eccellenza culturale dotato di una vasta biblioteca, di archivi di importanza internazionale e di una fototeca con quasi 400.000 scatti fotografici.
Storia dell’edificio
L’edificazione del palazzo ebbe inizio nel 1618 per desiderio di Marco Maria I Arese e, secondo alcuni storici, fu terminato prima del 1628, allorquando l’edificio fu inserito nell’inventario dei beni appartenuti al nobile proprietario defunto.
Originariamente l’edificio fu edificato con una conformazione planimetrica a “L”, con un semplice prospetto rivolto verso la piazza, compreso tra due corpi sporgenti semi-ottagoni, e un’ala interna colonnata.
In epoca imprecisata fu realizzata l’ala settentrionale, con un allineamento planimetricamente non perfettamente parallelo agli edifici contrapposti.
Nel 1657 Giulio Arese, già proprietario del limitrofo palazzo Arese Borromeo, vendette questo edificio al cugino Benedetto Arese. L’acquisto rientrò in una più ampia risistemazione dei possedimenti terrieri e immobiliari dei differenti rami della famiglia Borromeo.
Nel primo quarto del XVIII secolo il palazzo fu oggetto di una significativa trasformazione: il corpo centrale fu sopraelevato e venne creato un ambiente a doppia altezza con funzione di salone da ballo. A quell’epoca risale anche la trasformazione del porticato occidentale con l’inserimento di pilastri quadrangolari bugnati, nei quali è inserita anche la data dell’intervento architettonico: 1716.
Al periodo neoclassico risale l’ampliamento dell’edificio attraverso la realizzazione di un nuovo fabbricato, anch’esso collegato all’antico scalone monumentale e all’ingresso dalla corte.
Nel 1895 l’edificio cambiò nuovamente proprietario. Esso cessò di appartenere ai beni di Matilde Serristori Arese Lucini e confluì nello stato patrimoniale della famiglia Jacini, che destinò l’ala neoclassica a luogo prevalentemente di residenza estiva da affittare alla nobiltà e alla borghesia milanese.
Nel 1971 l’amministrazione comunale acquistò il palazzo e lo impiegò, fino agli anni Ottanta, come sede di alcuni uffici. Negli anni seguenti l’intera struttura è stata oggetto di un vasto programma di restauro conclusosi con l’inaugurazione del 2003.
Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio 2016 [cm]