Archivio del Comune di Bormio, Quaterni inquisitionum sorte estiva 1583 19 30 giugno 1583
- Oggetto
- Accenno a un astrologo nell'ambito del procedimento che oppone Giangiacomo Peloni a Giovanni Fracalossi
- Procedimento giudiziario
- Giangiacomo Peloni di Piazza contro Giovanni Fracalossi, per ingiuria (19 - 30 giugno 1583)
Giangiacomo Peloni di Piazza viene insultato e minacciato con un coltello da Giovanni Fracalossi a casa di Gervasio Grosino dopo che uno sconosciuto gli ha chiesto se aveva a che fare con l'astrologo. Il motivo della reazione violenta dipende dal fatto che il ricorso a chi ha fama di veggente è finalizzato a confermare il sospetto di maleficio o di danno che si nutre contro qualcuno ed equivale quindi a un'accusa implicita. I due si rappacificarono nel cortivo del Comune.
1583. Die mercurii 19 mensis junii.
Coram ut ante comparuit Johannes quondam Simonis Frachalossi de Burmio, [qui] dedit sequritatem manutenendi pacem etc. secundum Statuta etc. ac solvendi si erraverit contra Joannem Jacobum quondam Coloi Francisci Peloni de Plaza. (1) Sequritas fuit Vitalis Calderarius de Burmio, obligando etc.
1583. Die dominico 30 junii.
Coram ut ante citatus comparuit dictus Joannes Jacobus Peloni de Plaza causa suprascripta et dedit sequritatem manutenendi pacem etc. secundum Statuta etc. ac solvendi si erraverit contra dictum Joannem quondam Simonis Frachalossi. Sequritas fuit magister Leonardus de Marculin obligando etc. Qui Joannes Jacobus sic querelavit: Il 19 del detto mese ritrovandomi presso la casa de messer Gervasio Grusino, raggionando con uno mio pradaro, (2) uno venne ivi che non conossette, che me disse: Hai tu da far qualche cosa con il strolego? Et ecco che sopravenne Giovan di Frachalosso et me disse senza causa alcuna: Giotton, tristo, furfante! Et cavò fuori un cortello per darmi, ma fu intervenuto detto Bastian del Valleyra, Giovan Antonio del Plazino et l'Ortesano.
Nota quod dicti Joannes Jacobus Peloni et Joannes Frachalossi fecerunt pacem in Curtivo Communis.
(1) Nelle prime attestazioni il cognome Peloni appare a Piazza (Longa 328). Deriva da un soprannome pelón che forse designava un personaggio "dalla pelle spessa", in senso traslato "duro, rude", in conformità con la locuzione it. essere una pellaccia. Se anche alla base si collocasse pél "pelo", l'evoluzione semantica non si discosterebbe sostanzialmente dal percorso indicato (Bracchi, BSSV 39 (1986), pp. 17-8). Il familiare è stato reso famoso dal dott. Francesco Peloni, ideatore dell'amaro Braulio.
(2) Borm. pradéir "uomo che lavora nei prati durante la fienagione" (Longa 204), da cui i pradéir "costellazione dell'Orsa maggiore", in opposizione a li restelögna "le rastrellatrici", le "stelle dell'Orsa minore".
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/bormio/documenti/SB032/