Biblioteca Civica - Fondo pergamene
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Cartula promisionis
1085 marzo, Grumello del Piano.
Gisetruda moglie di Giovanni del fu Pietro, da Grumello del Piano, con il consenso del marito, si impegna con Giovanni del fu Martino, da Bergamo, a non promuovere causa di evizione in merito alla terra venduta a quest'ultimo dal marito in località Grumello del Piano.
Originale (A), 599. Nella stessa pergamena che contiene il documento precedente.
La formula di datazione e l'escatocollo con le diverse sottoscrizioni, compresa quella del notaio, fanno di questa dichiarazione un documento a sé, in forma di breve, e non una semplice promissio in calce al documento precedente.
Tibi Iohanne filio quondam Martini, de civitate (a) Bergamo (b) , ego in Dei nomine Gisetruda coniux Iohanni filio quondam Petri, de loco Gro | mole, per eius consensum ut amodo in antea non sit mihi q(ue)(c) supra Gisetruda nec meos eredes nec mea submi | tante persona agere nec causare (d) divisionem nec portionem querere (e) contra te qui supra Iohanni nec contra | tuis (f) eredibus nec contra cui (g) tu dederis, nominative de eadem (h) terra que (i) in suprascripta cartula legitur iuris tui, est posita in loco Gromole (j); et si ego q(ue) supra Gi | setruda aut meos eredes vel mea submitantes persona contra te (k) qui supra Iohanne nec contra tuis eredibus (l) | nec contra cui tu dederis suprascripta terra contra (m) agere presumserit, vel si aparuerit ullum datum aut factum (n) vel co | libet scriptum quod ego fecisem, tunc tibi qui supra Iohanni componere promito pena solidos centum, postea tacita, | contenta (o) permaneam, quia in tali tinore accepi ego q(ue) supra Gisetruda a te suprascripto Iohanne launehild cap | elo, quia sic inter nobis convenit.
Actum, factum est och (p) anno ab incarnatione (q) Domini mileximo octua | gesimo quinto (r), mense martius, inditione octava,
suprascripto loco Gromole .
Signum # manus suprascripta Gisetrada (s) q(ue) anc (t) cartula promisionis fieri rogavit (u).
Signum # manus suprascripti Odiprandi (v) et Alberti seu Vitali testes.
(ST) Ego Girardus notarius rogatus scrisi.
Signum # manus suprascripti Iohanni qui eidem Gisetrude coniux sue consensi ut supra (w).
(a) A cive per omissione del segno abbreviativo.
(b) d(e) - B(er)gamo nell'interlineo.
(c) Per questo scioglimento si veda il documento n.117, r. 14, dove que è per esteso; quindi si è sciolto al femminile anche il pronome a r.11 che, però, è abbreviato nella forma consueta per q(ui)
(d) A casare
(e) A quere
(f) -is corretto da u
(g) e- corretta su t
(h) e- corretta sull'asta discendente di una lettera principiata.
(i) q(ue) nell'interlineo.
(j) est posita in loco G | romole nell'interlineo, rispettivamente tra le rr.3 e 4, e tra le rr.4 e 5.
(k) te inserito in un secondo tempo con -e sollevata sul rigo e di modulo molto piccolo.
(l) Segue h depennata.
(m) c(on)ra aggiunto in inchiostro più chiaro, con t, omessa in un primo tempo, inserita poi sul rigo sotto la r
(n) A factu per omissione del segno abbreviativo.
(o) -a corretta da i
(p) Così A
(q) A incarnatiodne
(r) q(ui)nto nell'interlineo.
(s) Così A
(t) -c nell'interlineo.
(u) La sottoscrizione, inserita dopo quella del notaio, è interrotta tra fieri e rogavit dal signum tabellionale.
(v) Così A, ma nel documento n. 249 Liuprandi
(w) Signu(m) - ut sup(ra) aggiunto in prossimità del margine inferiore, nella metà di destra; ut sup(ra) nel rigo sottostante presso il margine destro.
Edizione a cura di
Giuliana Ancidei
Codifica a cura di
Gianmarco De Angelis