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Instrumentum investiture
1109 aprile, Brescia.
Berlenda, vedova di Giovanni de Erbusco, con il consenso del nipote Martino, dà in investitura alla chiesa di S. Giovanni de foris, in persona del sacerdote Pietro, lo ius habitationis, pervenutole dal defunto marito, di una casa terranea sita nei pressi dell'orto della predetta chiesa, ricevendo per la cessione undici soldi.
Originale, ASMi, AD, pergg., cart. 74 [A]. Menzione in Synopsis, p. 63 (alla data 1109 ...), e in Inv. 72, p. 132.
Nel verso, di mano del sec. XII: Car(ta)[[....]a] quam fecit Berlinda [[...]] Erbusco; altre annotazioni tarde, fra cui segnatura numerica del sec. XVII: 643; di mano Boeri: Capsula domorum civitatis 5a.
Trascrizione: ODORICI, Storie Bresciane, V, pp. 86-7, n. XXVI.
Purtroppo, questo doc. è l'unico pervenutoci circa l'attività di Gerardus. Si tratta, infatti, di un prodotto assolutamente anomalo, se paragonato alla prassi notarile bresciana (e in genere dell'area lombarda) coeva. L'utilizzo del termine instrumentum (si veda la completio) in luogo di breve, nonché il riferimento al conventus (cioè all'accordo negoziale intervenuto fra le parti) inserito con lo scopo di introdurre la lista dei testimoni (coram testibus hic subpositis, qui huiusmodi interfuere conventui), costituiscono altrettanti segnali di una cultura giuridica affatto percepibile nel notariato bresciano a quest'altezza cronologica, sebbene ben documentata altrove (cf. NICOLAJ, Cultura e prassi; EAD., Il documento privato). Non si dovrebbe pertanto escudere la possibilità di un errore di omissione, da parte del rogatario, nell'indicazione del millesimo; la perfetta coincidenza fra anno e indizione renderebbe praticabile la seguente integrazione: millesimo centesimo
<trigesimo>
nono (risulta viceversa impensabile uno slittamento di altri trent'anni, perché diverrebbe anacronistico l'altro elemento esibito dalla datazione del doc. - semplice giorno della settimana e mese -, ispirato a una prassi abbandonata intorno alla metà del sec. XII). A ulteriore sostegno di questa ipotesi v'è anche la qualifica (iurisperitus) esibita dal rogatario, identica o simile a quelle che accompagnano i nomi di vari professionisti bresciani la cui attività è particolarmente attestata fra il terzo e il sesto decennio del sec. XII (cf. Repertorio dei notai bresciani): Albertus notarius ac legisperitus (1116-1144), Albertus legis doctus (1135), Eleazar legisperitus (1143-1153), Gerardus iurisperitus (alius, 1138-1141), Giselbertus legisperitus (1140-1152), Iohannes legis doctus (1118), Iulius iurisperitus (1145), Raginerius legisperitus (1134-1170), Teutaldus legis doctus (1126), Tancredus iurisperitus (1122-1139). L'analisi paleografica, dal canto suo, non offre spunti risolutivi; si può notare altresì l'impiego della nota tironiana per et, qui per la prima volta nella documentazione bresciana: ma essa è già usata dal notaio Guido, attestato perlomeno dal 1111 (doc. n. 3).
(SN) Anno ab incarnacione domini nostri Iesu Christi millesimo centesimo nono, die dominica qui est | de mense aprilis, indicione secunda. In suburbio urbis Brisie, aput ecclesiam Sancti Iohannis de foris.
Presen|tia bonorum hominum quorum nomina subter leguntur, per lignum quod (a) sua tenebat manu, investivit (b) | Berlenda, relicta quondam Iohannis de Erbusco, predictam ecclesiam Sancti Iohannis, per (c)presbierum Petrum, sacer|dotem (d) ipsius ecclesie, de iure habitationis quod habebat in domo una terranea ex | parte suprascripti (e) Iohannis quondam mariti sui, que est posita iuxta ortum ipsius ecclesie et iuxta | viam publicam, ita ut predictus sacerdos cum confratribus predicte ecclesie vel sui pro tempore succes|sores faciant exinde a presenti die quicquid eis fuerit visum oportunum, ad utili|tatem ipsius ecclesie, sine contradictione predicte Berlende vel suorum heredum; et hanc | investituram et cessionem habitationis quam habebat in predicta domo fecit ipsa Ber|lenda cum consensu et conscilio Martini, nepotis sui, in suprascriptam ecclesiam per iamdictum sa|cerdotem Petrum; et accepit pro hac cessione et investitura, a parte ecclesie, solidos | undecim, quos ipse presbiter Petrus dedit eidem Berlende coram testibus hic subpositis,
qui | huiusmodi interfuere conventui, hii sunt Gerardus filius Vivelde, Albertus merescal|cus, Lanfrancus de Cologne, Albertus de Bruchonacho (f), Ardericus de Cologne, Martinus de Celleth.
(SN) Ego Gerardus iurisperitus huiusmodi instrumentum rogatus scripsi.
(a) -d corr. da lettera principiata.
(b) -t in sopralineo.
(c) p(er) da p(re) mediante rasura del segno abbr. soprascritto.
(d) Segue rasura di almeno sette lettere.
(e) -e- corr. da t principiata.
(f) -r- nel sopralineo; -u- corr. da altra lettera.
Edizione a cura di
Michele Ansani
Codifica a cura di
Michele Ansani