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<Carta> venditionis
1134 maggio.
Guglielmo e Lanfranco, figli del fu Antonio del Sale, di legge salica, vendono a prete Giovanni, officiale e ministro della chiesa di S. Lorenzo, sita vicino a Brescia, e a Bresciano de Seriado, Lanzone, Pietro, del fu Raifredo, de Quinzanello, e a Igenzone de Quinzanello, che agiscono a nome di prete Giovanni, ministro della chiesa di S. Pietro <in> Oliveto, un appezzamento di terra arabile, sito nel territorio di Poncarale, in luogo detto Beo.
Regesto, ASVat, FV, II, Registro 96, c. 2r [R].
Al termine del dettato, segnatura: N° 7.
L'omissione del giorno del mese trova parziale rimedio con la segnalazione di quello della settimana, consentendoci una delle seguenti opzioni: 5, 12, 19, 26.
1134 die sabbati que fuit de mense maii. Gulielmus et Lafranchus quondam Antonii del Sale, lege Salicha (a) vivere professi, vendiderunt (b) presbitero Ioani off(icia)li et ministro ecclesiae Sancti Laurentii, sittae prope civitatem Brix(iae), et Brixiano de Seriado et Lanzoni et Petro quondam Rayfredi, de Quinzanello, et Igenzoni de Quinzanello, nomine Io(ani) presbiteri, ministri ecclesiae Sancti Petri Oliveti, unam petiam terrae aratoriae sitae in territorio Pontiscaralis, in loco ubi d(icitu)r Beo; coheret: a mane et a meridie via, a monte (c) ingressus. Instrumento rogato per Albertum notarium.
(a) -l- corr. da c
(b) Precede p(re)tio lib depennato.
(c) R meridie
Edizione a cura di
Mirella Baretta
Codifica a cura di
Mirella Baretta