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<Carta> investiture et refutationis
1166 febbraio 1.
Pietro, preposito della chiesa di S. Pietro in Oliveto, investe Marchese, detto Mora, di Fiumicello, della metà di un appezzamento di terra a campo, sito <nel territorio di Poncarale> , in loco de Petrivico, che teneva già Raifredo, del fu Lanfranchino, di Fiumicello - il quale contestualmente vi rinuncia a favore del preposito -, al fitto annuo, da corrispondere alla festa di s. Stefano, di sette denari di vecchia moneta e della decima dei frutti.
Regesto, ASVat, FV, II, Registro 95, c. 2v [R].
Al termine del dettato, segnatura: N° 8.
La data sembra cassata mediante un segno di croce barrato e ugualmente barrato si presenta il regesto.
1166 (a) primo febr(uar)ii. Dominus don Petrus, prepositus ecclesiae Sancti Petri in Oliveto, cum consensu eius monacorum, investivit Marchesium, qui d(icitu)r Mora, de loco Flumicelli, de medietate unius petiae terrae campivae, positae in loco de Petrivico, quam medietatem Reifredus, quondam Lafranchinus, de loco Flumicelli tenebat, qui ibi presens, dictam medietatem refutavit predicto domino preposito, cum onere livelli in festo sancti Stephani in perpetuum de septem denariis bonis veteris monetae et .X.ma frugum ipsius terrae ut in ipso instrumento rogato per Ambrosium notarium auctoritatem domini episcopi (1) Brixiae.
(a) -66 corr. su altra datazione, sembra 77, tramite spargimento volontario dell'inchiostro.
(1) Si tratta di Raimondo, vescovo di Brescia dal 1153 al 1173: GAMS, p. 780; SAVIO, Brescia, pp. 229-33.
Edizione a cura di
Mirella Baretta
Codifica a cura di
Mirella Baretta