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Carta venditionis
1187 gennaio 12, Stabio.
Isolano, detto Scetro, abitante a Varenna, e i suoi figli Pietro e Ottobono, tutti professanti legge romana, dichiarano di avere ricevuto da Giovanni, abate del monastero di San Benedetto, edificato sul monte Oltirone dell'Isola Comacina, sessantacinque lire di denari di monete nuove di Milano, delle quali venti lire vengono pagate da Alberico, anch'egli figlio del sopradetto Isolano, fattosi monaco presso San Benedetto, e le restanti quarantacinque lire vengono pagate, per conto di detto monastero, dai fratelli Arialdo, Attone, Giordano e Guifredo de Lucino, spettanti a detto monastero in virtù della vendita ai citati fratelli dei beni di San Benedetto siti in pieve di Mazzo, ovvero sia di due vigne, la seconda delle quali con due case e corte, site presso l'Isola Comacina, ove dicesi Campolongo, la prima sub via e la seconda supra via.
Originale, BAMi, Pergamene, n. 1470 [A]. Altro originale, BAMi, Pergamene, n. 1469 [A'].
Trascrizione: Bonomi, Diplomatum, BBMi, AE.XV.33, n. 103, pp. 207-209 (da 1469). Regesti: Ferrario, Sommario cronologico, c. 449v; Bonomi, Synopsis cronologica, BBMi, AE.XV.33, c. 406r; Ceruti, BAMi, I 145 suss., n. 88, cc. 15v-16r; Bianchi, Inventario, BAMi, K 202 suss., n. 1469, e n. 1470, e nelle relative schede mobili dell'ordinamento cronologico. Nota di repertorio: Bianchi, BAMi, K 212 suss., p. 218 (alla voce "Monastero di San Benedetto"), con rimando sia alla pergamena n. 1469 che alla n. 1470.
Nel margine superiore sinistro del recto segnatura, pure di mano del Bianchi, che rimanda all'Inventario: "1469" in A e "1470" in A.
Nel verso di 1470, di mano del rogatario: "Car(ta) t(er)re d(e) Ca(m)polongo". Inoltre: segnatura di fase C: "D", non accompaganta da numero; regesto Ferrario. Infine: segnatura Bonomi, accompagnata da indicazione dell'anno: "103 .MCLXXXVII."; segnatura Ceruti in pastello rosso: "89".
Nel verso di 1469, di mano del rogatario: "T(er)ra d(e) Ca(m)polongo". Inoltre: regesto Ferrario; segnatura di fase C: "D", senza numero o con numero illeggibile. Infine: segnatura Bonomi, accompagnata da indicazione dell'anno: "104 .MCLXXXVII."; segnatura Ceruti in pastello rosso: "88".
Cf. BELLONI, Il San Benedetto, p. 54, p. 58; Tabella cronologica, p. 119 (da Bonomi).
Sia la pergamena di A (mm 408/387 x 247/241) che quella di A' (mm 420/412 x 234/228) sono complessivamente in buono stato di conservazione, nonostante alcune modeste lacerazioni in corrispondenza delle antiche piegature.
Ambedue presentano tracce di rigatura a mina di piombo anche con linee verticali delimitanti lo specchio di scrittura.
In A e in A', manufirmatio fittizia, con numero di croci non corrispondente al numero dei testimoni.
Non è del tutto chiara la storia di scritturazione di questo negozio giuridico, del quale sono conservati due originali. Il Bonomi, omettendo la trascrizione di A, annota: "Questa pergamena, scritta dall'istessa mano della susseguente, servì al notaro d'abbozzo per distendere quell'originale che fu poi consegnato a chi spettava. Vedonsi in essa diverse cassature leggibili, sopra delle quali furono fatte le correzioni. Siccome in tali cassature non vi rilevo alcuna cosa da osservarsi, passo a trascrivere la pergamena pulita, bastandomi d'aver enunziato l'interpolata" (Diplomatum, p. 209). Se delle parole del Bonomi può essere accolta l'idea che A precedette A'; tuttavia A non può essere intesa quale scrittura preparatoria, poiché fornita di tutti quei formalismi caratterizzanti le scritture in extenso. Appare più verisimile ritenere che A, una volta redatta e perfezionata mediante la sottoscrizione dal giudice Oliverio, si rivelò inadeguata e contenutisticamente imprecisa, o anche scorretta, in numerosi suoi passaggi, tanto che si procedette alla sua massiccia correzione. Fu quindi redatta la seconda carta A', che recepì le correzioni di A. La mano di redazione dei due documenti è certamente la medesima, riferibile a Oliverio iudex.
Si fornisce l'edizione di A', quale testo guida, in quanto redazione considerata definitiva. Tuttavia si presenta, di seguito, anche l'edizione di A, quale fase intermedia necessaria per comprendere l'evoluzione delle fasi di redazione:
(S) Anni domini nostri Iesu Christi mill(exim)o centeximo octuageximo (oc- scritto su sep- eraso, probabile erronea anticipazione del successivo septimo) septimo, duodecimo die intrante m(en)se ianuarii, indi(ci)o(n)e quinta. Constat nos | Isolanum (da Isolan(us) con corr. dell'abbr. per -us in abbr. per la nasale, mediante sovrascrittura di tratto orizzontale, e con -u add. di seguito), qui dicor (dicor add. nell'interlineo su vocat(ur) depennato) Scetrum (da Scet(us) con corr. dell'abbr. per -us in abbr. per la nasale, mediante sovrascrittura di tratto orizzontale, e con -ru add. di seguito), habitatorem de burgo Varena, et Petrum (da Petrus, con -s espunta e aggiunta di segno abbr. per la nasale) et Ottobonum (come precedente), filios (da filii con -o- corr. dalla seconda i e aggiunta di s nel sopralineo) eius (eius add. nell'interlineo su s(upra)s(crip)ti Isolani depennato), eis (eis add. nell'interlineo) cu(n)sentie(n)te Insulano genitore suo (Insulano - suo add. nell'interlineo su pat(re) filior(um) depennato) et (et add. nel sopralineo) qui professi sumus ex na|tione nostra lege Romana (da Romanorum, come pare, con -a corr. da -o e segno abbr. per -rum sia espunto che depennato) vivere, accepisse sicuti et in presentia testium manifesti sumus quod accepimus ha (così A, qui e in seguito) te domino Iohanne (Iohanne da Iohannes con -s depennata, come pare), habbatis (habbatis con la prima -b- add. nel sopralineo; nell'interlineo add. di seguito s(upra)s(cri)pti parzialmente eraso) monasterii (in monasterio la seconda -i corr. da -o) | Sancti Benedicti, q(uod) est (e(st) add. nell'interlineo) cu(n)structu(m) (segue est depennato) in montem Oltirono (Oltirono add. nell'interlineo con segno d'inserzione) de (d- corr. da lettera principiata) Insola, denariorum bonorum nove monete Mediol(anensium) libras sexaginta et quinque; ex quibus libris .XX. solvit (solvit erroneamente ripetuto, il primo dei quali viene depennato) Albericus nunc monachus | factus suprascripti monasterii, pro remedio anime sue (segue et quas ip(s)i monast(er)io depennato), filius suprascripti (segue s(upra)s(cri)pti erroneamente ripetuto, né depennato né espunto) Insulani, quam terram ipsi monasterio donavit pro anima sua; et libras .XLV. dederunt mihi, ad partem suprascripti monasterii, dominus Arialdus et dominus Atto et dominus Iordanus | et dominus Guifredus, fratres de Lucino, de precio illarum rerum territoriarum quas res ego et mei fratres et monachos (segue v(e)nd, erronea anticipazione del successivo, depennato) eis vendimus in plebe de Mazo reiacentibus, pro ut in carta ipsorum fratrum legitur (ex q(ui)b(us) libr(is) - fr(atru)m l(egitur) add. nell'interlineo su depennato: de q(ui)b(us) dimiser(it) ei, hex parte | p(re)fati monasterii Beati Benedicti libris vigi(n)ti denario(rum) bono(rum) nove monete Mediol(anensium) videlicet p(ro) Alb(er)ico, filio p(re)fati Isolani, q(ui) quodam | acceper(unt) p(ro) suo f(rat)re et q(ui) fecer(unt) ei monacho p(re)fati monasterii), finito autem pretio, sicut inter eos (eo- add. nel sopralineo su illo depennato, come pare) convenit, nominative pro petia una vinee et pro duabus (-bus corr. da -s) | casis (-is corr. da -as) cum curtem (curte(m) corr. da curia(m), con -t- corr. da -i- ed -e corr. da -a) et vineam insimul se tenente iuris nostri (n(ost)ri add. nell'interlineo su depennato: s(upra)s(crip)ti Isolani et filii sui), reiacentibus in territorio Insulle (con -u- corr. da o). Prima (p(r)ima nell'interlineo su p(re)dicta depennato) petia vinee iacet ad locum qui | vocatur Campo longo, sub via; cui coheret a tribus partibus via et a meridie tenet ipsa petia usque ad mediam viam et in ea (da eadem con -dem cassato mediante sottolineatura) partem terra Sancti Benedicti | et terra de manso q(ui) dicitur de Usxucio; secunda petia vinee, cum predictas duabus (-bus corr. da -s) casis (-is corr. da -as) super se habente et curiam insimul se tenente, iacet ibi supra viam | de Campolongo; cui coheret; a mane Casxo (-o corr. da -i) de Insola, a meridie via, a sero terra de manso (segue q(ui) vocat(ur) depennato) de Usxucio, ab aquilone de eiusdem vendic(ionis) (v- corr. da lettera principiata; d(e) ei(us)d(e)m v(en)dic(ionis) add. nell'interlineo su supra)s(crip)ti Casi depennato). Quam (da quas con segno abbr. per la nasale su -s) autem vendicionem | superius dictam una (v(e)ndic(ionem) - una add. nell'interlineo su depennato: res | s(upra)s(crip)tas duas petias t(er)re cu(m) p(re)dictas) duas casas (segue sup(er) se h(abe)nte depennato) et cum predictam curiam in (segue simul depennato) se tenente, cum superioribus et inferioribus seu (seu add. nell'interlineo) confinibus et | accessionibus atque universis servitutis (s(er)vitutis add. nell'interlineo su ea(rum) depennato) et (et add. post. nello spazio tra ear(um) depennato e il successivo pertinentiis) pertinentiis atque contradic(tionibus) (atq(ue) c(ontr)adic(tionibus) add. nell'interlineo), per hanc cartam et pro suprascripto pretio (segue iure p(ro)p(r)i(etari)i depennato) vendimus, tradimus et emancipamus nos q(ui) supra venditores, per nos et per nostras (così A qui e in seguito, come A') heredes (v(en)ditores - h(e)r(e)d(e)s add. nell'interlineo su depennato: Isolan(us) et Petrus et | Ottobonus, filii ei(us) ), tibi qui supra (segue Ioh(ann)es depennato) habbatis (la prima -b- add. nel sopralineo), ha parte prefati monasterii tuisque successoribus et cui dederis, ex parte ipsius ecclesie suprascriptam vendicionem, ut facias exinde a presenti die in antea quicquid | voluerit ad proprium, sine omni nostra et heredum nostrarum contradicione (tuisq(ue) - co(n)tradic(ione) add. nell'interlineo su depennato: a m(od)o ad h(abe)ndu(m) et tenendu(m) atque possidendu(m) et exin(de) faciendu(m) iure | dominii et p(ro)petatis (così) q(ui)q(ui)d volueris. Segue: Et p(ro) s(upra)s(crip)tis libris sexagi(n)ta et q(ui)nq(ue) pure depennato). Quidem (q(ui)d(e)m add. nell'interlineo) promittimus atque spondimus (atq(ue) spondim(us) add. nell'interlineo) nos qui supra venditores, | per nos et per nostras heredes
(nos - h(e)r(e)d(e)s add. nell'interlineo su depennato: Isolan(us) et Petrus atq(ue) Ottobon(us) filii ip(s)i(us) Isolani, | p(ro) nob(is) et p(ro) h(e)r(e)dib(us) (in h(e)r(e)dib(us) -bus corr. da -es) n(ost)ris), tibi qui supra domino (d(omi)no add. nell'interlineo su Ioh(ann)em depennato) habbati (corr. da habatem con aggiunta della prima b nel sopralineo e -i corr. da -e e segno abbr. per la nasale né espunto né depennato) tuisque successoribus vel cui dederis (corr. da dederit), ex parte ispius ecclesie (ex par(te) - eccl(es)ie add. nell'interlineo su depennato: ha parte et hutilitate s(upra)s(crip)ti monasterii Beati Benedicti), | omni tempore ab omni homine legitime semper defendere et guarentare. Quod si defendere non potuerimus et eam vendicionem (v(e)n(dicionem) add. nel sopralineo in annotazione già interlineare) ratam et firmam non observamus (d(e)f(e)nd(e)re - obs(er)vamus add. nell'interlineo su depennato: no(n) fecerim(us) t(ib)i s(upra)s(crip)tas duas petias t(er)re co(n) p(re)dictas duas casas et curia(m) ) in | tunc (t(u)nc add. nel margine laterale sinistro) duplum suprascriptam vendicionem restaurare promittimus, sicut pro tempore fuerit (f- corr. da lettera principiata, come pare) aut valuerit sub exstimacione in consimili loco (s(upra)s(crip)tam - loco add. nell'interlineo su depennato: restituem(us) e su: quia - I(n)sola non depennato), quia sic inter eos convenit. Actum ha Stabio (Stabio corr. da Stabulo) in territorio de Insola (de add. nel sopralineo I(n)sola corr. da I(n)sole), in dommo prefati habbati (la prima b add. nel sopralineo) prope ripa laci. |
Signum + manuum prenominatus Isolanus et Petrus et Ottobonus, filiorum eius (eius add. nell'interlineo su suo(rum) depennato), qui hanc cartulam vendictionis ut supra fieri rogaverunt. |
Signum + manuum Malcovati (Malcovati da Malcovatus con -i corr. da -u a cui segue -s espunta) de Glevate et Belloni (da Bellonus con -i corr. da u e s cassata per sottolineatura) de Usxutio et Martini (da Martinus con aggiunta di -i e segno abbr. per -us depennato; segue q(ui) vocat(ur) cassato mediante sottolineatura) Ambroxoni (da Ambroxonus con -i corr. da u e s depennata), de loco Groso, et Madii (da Madius con aggiunta della seconda -i e segno abbr. per us depennato), | filii (come precedente) Marki testium. |
(S) Ego Oliverius iudex hanc cartulam vendict(ionis) tradidi ac scripsi.
(S) Anni domini nostri Iesu Christi mill(exim)o centeximo octuageximo septimo, duodecimo die int(ra)nte mensis ianuarii, indi(ci)o(n)e quinta. Constat nos Isolanum, qui | dicor Scetrum, habitatorem de burgo Varena, et Petrum et Ottobonum, filios eius, eis cu(n)sentiemte (a) Isolano genitore suo, et qui professi sumus ex nacionę | nostra vivere lege Romana, accepisse sicuti et in presentia testium manifesti sumus quod accepimus ha (b) te d(omi)no Iohanni, abbati monasterii Sancti Benedicti, | q(uod) est co(n)structu(m) in monte (c) Oltirono de Insola, denariorum bonorum nove monete (d) Mediol(anensium) libras sexaginta et quinque, ex quibus libras viginti solvit Albericus, nunc monachus | factus suprascripti monasterii, pro remedio anime sue, et filius suprascripti Isolani, et libras quadraginta et quinque accepimus, ha parte suprascripti monasterii, videlicet a domino (e) Arialdu (f) et domino Attone | et domino Iordano (g) et domino Guifredo, (h) fratribus (i) de Lucino, de pretio illarum rerum territoriarum quas res ego et mei fratres monachorum prefati monasterii vendimus eis (j) in plebe de Mazo | reiacentibus, prout in cartulam ipsorum fratrum legitur, et quos dedimus suprascripti Insolani et filios eius, nominative pro pecia una vinee et pro duabus casis, cum curtem et vineam insimul se tenen|te, iuris nostri reiacentibus in teritorio Insole. Prima pecia vineę est ubi dicitur Campolongo, sub via, cui coheret: ha tribus partibus via, et a meridie tenet ipsa pecia usque | ad mediam viam et in ea parte terra Sancti Benedicti et terra de manso qui dicitur de Usxutio; secunda pecia vineę, con (k) predictas duas casas super se habentę et curiam insimul se tenen|te, iacet ibi supra via de Campolongo, cui coheret: a mane Cassi de Insola, a meridie via, a sero terra de manso de Usxutio, ab aquilone de eadem vendictionis. Quam autem | vendic(tionem) superius dictam, una cum superioribus et inferioribus seu con finibus et accessionibus atque universis servitutis atque condicionibus, per hanc cartam et pro suprascripto pretio vendimus, tradimus | et emancipamus nos qui supra venditores, per nos et per nostras (l) heredes, tibi qui supra Iohanne abbati, ha parte prefati monasterii, suisque successoribus et cui dederis, ex parte ipsius ecclesie, suprascripta vendic(tio), | ut facias exinde a presenti die in antea quicquid voluerint ad proprium, sine omni nostra et heredum n(ost)r(a)r(um) contradic(ione). Quidem promittimus nos atque spondimus nos qui supra venditores, | per nos et per nostras heredes, tibi qui supra domino Iohanne abbati tuisque successoribus vel cui dederis, ex parte ipsius ecclesie, omni tempore ab omni hominę legitime (m) semper defendere et | guarentare. Et si defendere (n) non potuerimus et eam cartulam vendic(tionis) ratam et firmam non observavimus, tunc suprascriptam vendictionęm restaurare (o) promittimus, sicut pro tempore fuerint | aut valuerint sub estimatione in consimilli (p) loco, quia sic inter eos convenit. Actum ha Stabio, in domo prefati abbati prope ripa laci. |
Signum † manuum prenominatus Insolanus et Petrus et Ottobonus, filiorum eius, qui hanc cartulam vendictionis ut supra fieri rogaverunt. |
Signum † manuum Malcovati de Clevatę et Belloni de Usxutio et Martinus Ambrosii, de loco Groso, et Madii, filius Marki, testium. |
(S) Ego Oliverius iudex hanc cartulam vendictionis tradidi ac scripsi.
(a) Così A'.
(b) Così A', qui e in seguito, come già in A.
(c) In A' monte(m).
(d) In A' novenete.
(e) d(omi)no da d(omi)nus con -o su -s erasa, qui e nelle successive tre ricorrenze di questa parola.
(f) Arialdu da Arialdus con -s erasa.
(g) Iordano da Iordan(us) con segno abbr. per -us eraso e add. di -o nel sopralineo.
(h) Guifredo da Guifredus con -o corr. da -u- e -s erasa.
(i) -bus su rasura, come pare, con -i- add. nel sopralineo.
(j) eis add. nell'interlineo.
(k) Così A'
(l) Così A', qui e in seguito, come in A.
(m) -g- corr. da lettera principiata, come pare.
(n) et - d(e)fendere add. nell'interlineo.
(o) La seconda -a- corr. da altra lettera.
(p) Così A'.
Edizione a cura di
Rita Pezzola
Codifica a cura di
Rita Pezzola