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Libellus
1198 novembre 30.
Il monastero di S. Vincenzo dà a Guglielmo un sedime situato a Lodi, presso la pusterla Milanese.
Citato in doc. del 4 ottobre 1236, ASMi, AD, pergg., cart. 192.
Il documento è perduto, se ne ha notizia solo perché citato in altro del 4 ottobre 1236, appartenente allo stesso fondo.
Successivamente la figlia di Guglielmo, Pellegrina, moglie di Guidotto Dolçanus, venderà il livello a frate Zanebello; il 4 ottobre 1236 il monastero confermerà il livello concedendo in locazione il sedime allo stesso Zanebello, rettore e ministro dell'ospedale di Tavazzano, al fitto di trentaquattro denari, un asse e una cremonese da pagarsi a s. Martino.
... est livellus unus de denariis viginti et sex (a) et de denariis VIII et cremonensis una sine livello per libellum factum in manu Guilielmi, condam patris Pellegrine, uxoris Guidotti Dolçani, a qua emerat dictum sedimen cum edificiis dictus dominus (b)frater Zanebellus(c), qui Guilielmus tenebat ad fictum a suprascripto monasterio, factus fuerat dictus libellus mill(esimo) centesimo nonagesimo octavo, ultimo die novembris, indic(ione) secunda, manu Iacobi Den(arii) condam notarii ...
Edizione a cura di
Ada Grossi
Codifica a cura di
Ada Grossi