Klaus Zaugg (ca. 1955 - ante 1993)
Fondo
Tipologia: fondo professionale
Schede collegate: 5.033 fotografie
Conservatore: Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo (MI)
Produttori del fondo: Zaugg, Klaus (fotografo professionista / 1958 ca. - 1994)
Autori
[persone] Carrari, Davide / Zaugg, Klaus
Consistenza:
Costituito da 62.961 immagini di cui: 28.000 negativi, 31.369 diapositive, 3.592 stampe su diverso supporto (cibachrome, dye transfer, stampe su tela ecc.)
Notizie storico-critiche:
Il fondo Klaus Zaugg è costituito interamente dalla produzione fotografica dell'autore e costa di ca. 63.000 unità documentarie tra negativi su pellicola, diapositive, stampe in bianco e nero e a colori, stampe provini, cibachrome e dye transfer, databili dalla fine degli anni Cinquanta del Novecento ca. al 1994 anno della morte dell'autore.
I primi materiali fotografici presenti all'interno del fondo risalgono agli anni della Kunstgewerbe Schule di Zurigo (1955/1959). Si tratta di stampe in bianco e nero prevalentemente a soggetto grafico per le quali sono state utilizzate tecniche particolari quali il fotogramma, riproduzioni al tratto, sovra-impressioni e chimigrammi. Accanto troviamo immagini di vita quotidiana in Svizzera, vedute urbane, paesaggi e documentazione di attività didattiche presso la Scuola d'Arte.
A partire dalla fine degli anni Sessanta Klaus Zaugg inizia la sua attività di fotografo commerciale a Milano. Realizza campagne pubblicitarie per abbigliamento maschile e femminile, per bambini, biancheria intima (Marus Moda, Cherie Moda, Imec. Playtex, costumi da bagno Faini), occhiali (Safilo) e arredamento (Busnelli e Cassina, Frattini). Parallelamente sviluppa la ricerca personale incentrata sullo studio della figura femminile, spesso a figura intera e nuda, sia in studio che in esterno. Nel primo caso predilige l'uso della cosiddetta "cassa", ovvero una sorta di cabina, a volte schermata con tendaggi o materiali riflettenti, mentre in esterno i set prediletti sono la Val Verzasca in Svizzera, un cavalcavia della tangenziale, presumibilmente di Milano, e una cava di ghiaia. In questo periodo comincia anche la collaborazione con le più note case automobilistiche, tra cui la Peugeot e l'Alfa Romeo, per culminare negli anni Ottanta con le importanti campagne per la Fiat.
Nel 1976 realizza un reportage sul set cinematografico del film di Federico Fellini "Il Casanova".
Sempre negli anni Settanta e oltre collabora con importanti architetti e designer tra cui spicca la figura di Gaetano Pesce.
Successivamente imposta le campagne pubblicitarie per la Perugina, l'Alitalia, la Swatch, e l'Ellesse; ritrae personaggi importanti del cinema e della cultura - Erica Jong, Federico Fellini e Susanna Agnelli - coltivando parallelamente personali ricerche creative interessanti soprattutto per l'impiego di tecniche sofisticate e spesso preziose (Klaustrofobia).
Originariamente le pellicole in B/N erano conservate in buste portanegativi o in fogli contenuti in raccoglitori ad anelli, mentre le stampe erano raccolte in cartellette e suddivise semplicemente tra b/n e colore.
Alcune diapositive (in prevalenza il 24x36) erano contenute in scatolette riportanti il nome del servizio e alcune informazioni accessorie tra cui una numerazione progressiva; altre erano archiviate in fogli in pvc originariamente riposti in cassettiere suddivise per soggetti.
Fino alla metà degli anni Settanta prevale la produzione in b/n; a partire dagli anni Ottanta al contrario aumenta la produzione a colori.
Il materiale non presenta un ordine originario di archiviazione; per gli scatti che vanno dagli anni Cinquanta alla fine degli anni Settanta fanno fede le informazioni riportate sulle buste portanegativi. Per circa il 65 % dei negativi in b/n esiste una corrispondenza con stampe provini.
Esiste inoltre una serie di immagini in b/n realizzate per la mostra postuma "Fotografie di una vita" (1995), stampate dal suo assistente Davide Carrari, mentre la restante parte sono "vintage".
Riferimenti bibliografici
Valtorta R. (a cura di), il museo, le collezioni, Milano, 2004
Valtorta R. (a cura di), il museo, le collezioni #2, Cinisello Balsamo, 2009