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Guerra Russo-giapponese (post 1904 febbraio - ante 1905 dicembre)
serie
Schede collegate: 921 fotografie
Autori: [persone] Camperio, Filippo
Consistenza:
1119 positivi in due album, e sciolti; principalmente aristotipi; 353 negativi
album 12: 1053 stampe all'abumina e aristotipi, formati vari
album 7: 50 aristotipi cm. 5.2x8.3
353 negativi, di cui 6 su lastra di vetro e 347 su pellicola nitrato
Descrizione:
Fotografie in massima parte realizzate da Filippo Camperio nel 1904-1905. Addetto militare italiano all'esercito russo in Manciuria, egli realizzò centinaia di scatti a corredo delle relazioni scritte. Parte delle fotografie servì ad illustrare il libro che Filippo Camperio pubblicò al suo rientro in Italia: "Al campo russo in Manciuria. Memorie di un marinaio", Milano, Tecnografica, 1907. Si conservano 353 negativi su lastra e pellicola: quasi tutte trovano corrispondenza nelle stampe collocate nell'Album 12.
Circa 300 fra le fotografie che compongono questa serie non sono attribuibili, per la loro realizzazione, a Filippo Camperio; si tratta per lo più di ritratti di militari, collettivi o di singoli personaggi, realizzati da fotografi professionisti e donati a Camperio dagli effigiati, e di fotografie realizzate da altri addetti esteri al campo russo che, dopo la fine della guerra, intrattennero con Filippo Camperio rapporti epistolari per lo scambio di materiali fotografici (il Capitano francese Boucé, il magiore americano Montgomery Meigs Macomb, il tenente colonnello danese Ellis Wolff ed altri ancora).
Circa 900 fotografie erano originariamente collocate in un unico grande album (Album 12), le cui pagine, per ragioni di conservazione e restauro, sono state smontate e raccolte in tre cartelle per la conservazione. Detto album fu composto da Filippo Camperio fra il 1906 e il 1907.
Deve essere riferito a questa serie anche un secondo, piccolo album (Album 7) contenente 50 stampe ad annerimento diretto di fotografie realizzate in Manciuria, presumibilmente da un attaché americano o inglese.
Anche questo album sembra essere stato composto in Italia da Filippo Camperio, il quale trascrisse meticolosamente sulle pagine, sotto ogni immagine, le didascalie in inglese annotate sul verso delle stampe stesse dall'ufficiale straniero autore degli scatti. All'album è allegata una legenda dattiloscritta riferita alle fotografie, che rispecchia fedelmente le didascalie di cui sopra. Tanto da detta legenda, quanto dagli spazi vuoti presenti nell'album, si evince che il numero di fotografie originariamente pervenute al Camperio era decisamente più elevato rispetto a quello delle stampe oggi presenti (Camperio dovette ricevere 178 stampe, contro le 50 oggi montate nell'album). Non è stato ad oggi possibile rintracciare le fotografie mancanti; una ipotesi è che Camperio stesso le abbia smontate ed inviate al Ministero a corredo della propria relazione, o ad altri addetti militari esteri con i quali egli intratteneva rapporti epistolari e usava scambiare materiali fotografici e documentazione relativi alla guerra.