comune di Tirano sec. XII - 1797
Comune del terziere superiore della Valtellina, di cui fu capoluogo, appartenne alla pieve di Villa.
La comunità di Tirano si trova citata in un atto del 1055 con cui Zanola fu Enrico Boneto rinunciava ad un fondo che teneva ad accolam a nome della comunità stessa (Atti privati 1051-1074, n. 379).
Nel 1140 alcuni vicini di Tirano ottennero dal vescovo di Como Ardizzone l’autorizzazione ad investire “nomine concilivi” ai conversi di San Remigio alcune terre incolte “a parte dicti communis”: dall’atto si desume che a quell’epoca già esisteva il comune di Tirano, che trovava il suo riferimento, quanto a sovranità, nel vescovo di Como. La comunità doveva essere dotata di scarso peso demografico, avendo partecipato alla riunione della vicinanza poco più di venti capifamiglia. La comunità possedeva comunque una sua organizzazione; fin dal 1122 sono citati infatti dei decani e nel 1228 un podestà di Tirano; nel 1248 è certa l’esistenza di un consiglio (Pedrotti 1954; Aureggi 1959; Sertoli Salis 1959 a; Cavallari 1961 d; Varischetti 1961).
Nel 1335 (statuti di Como 1335) figurava come “comune loci rusticorum de Tirano”.
Nel periodo grigione, il comune era saldamente strutturato e organizzato intorno alle contrade, in numero di dodici, di cui nove nel nucleo centrale, cioè Belotti, Vico, Santa Maria, Capo di Terra, Campanile, Piazza, Bonazzi, Curti, San Martino; e tre periferiche, ovvero Rasica, Cologna, Baruffini (Inventario Tirano 1996).
Il Guler elencava tra le terre al di là dell’Adda appartenenti al comune di Tirano il villaggio di Baruffini e la frazione di Susasna; nel piano, le frazioni di Vesoi, Piatti e la Madonna (Guler 1616). Il Quadrio, alla metà del secolo XVIII, elencava le contrade di Nasino, Roncaiola, Baruffini, Bottigioli, Vesoli, Molini, Folla, Cologna, Campo, Dosso (Quadrio 1775-1776).
L’organizzazione della comunità di Tirano si articolava attorno ai consigli dei XII e dei XXXVI, oltre ai quali si riuniva talvolta il consiglio dei XXIV, composto dai consiglieri eletti negli ultimi due anni, in particolare per le questioni relative alla riscossione di tasse e taglie.
Nell’archivio comunale sono conservati gli antichi statuti della comunità di Tirano, dei quali è possibile che sia esistita anche un’edizione tardomedievale: un frammento di quindici capitoli, presumibilmente della fine del XVI secolo , un’edizione del 1606 con aggiunte approvate nel 1621, ed una copia, risalente alla fine del XVIII secolo, degli statuti del 1606 in 121 capitoli con integrazioni e relative approvazioni della dieta delle tre leghe fino al 1765 (statuti di Tirano 1606).
La comunità di Tirano nel 1589 contava con le frazioni circa 900 fuochi (Visita Ninguarda 1589-1593), nel 1624 3.491 abitanti (Perotti 1992 a), nel 1797, infine, 3.983 abitanti (Massera 1991 a).
ultima modifica: 09/01/2007
[ Saverio Almini ]
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