consiglio reggente 1621 - 1639

In seguito all’insurrezione antiprotestante del 1620, il consiglio di valle venne sostituito dal consiglio reggente o consiglio governante, composto da diciotto persone tra le più in vista della Valtellina elette in numero di sei per terziere. Il consiglio governante in data 29 marzo 1621 creò podestà nativi di Valtellina in Tirano, Teglio, Sondrio, Morbegno, Traona; al posto del vicario di valle elesse un collegio di cinque dottori in legge, i quali avevano l’autorità di terminare le cause d’appello. Al cavaliere Giacomo Robustelli di Grosotto fu dato il titolo di governatore generale di Valtellina, con l’autorità di comandare alla soldatesca sottoposta ai capitani della Valtellina. Il consiglio reggente, supremo organo legislativo di valle, ebbe un cancelliere e cinque fiscali presso ciascun podestà: la prima nomina risale al 27 marzo 1621 (ASSo, Raccolta Romegialli, cart. 4 fasc. 4). Tutte le cariche avevano una durata biennale, variando i consiglieri inizialmente per metà, poi per due terzi ogni anno. Alla carica di cancelliere fu eletto Nicolò Paravicini, che mantenne l’incarico durante tutto il periodo delle guerre per la Valtellina (Guicciardi 1981). Il consiglio nel mese di giugno del 1623 elesse tre sindacatori forestieri che avessero autorità di controllo sui dottori di collegio, podestà, fiscali, cancellieri e fanti di Valtellina, di dare udienza e terminare le cause civili e criminali tanto ordinarie che straordinarie (Massera 1962). Nel giugno del 1627, quando le truppe della lega di Avignone lasciarono la Valtellina, il consiglio reggente venne sostituito da un magistrato con dodici componenti (Valtellina 1512-1797).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]