governatore 1512 - 1797

Al momento del crollo del governo francese sul ducato di Milano, nel 1512, i Grigioni occuparono militarmente Valtellina, contadi di Bormio e Chiavenna, Alto Lario, ma tardarono quasi tre anni a dare alle terre occupate un governo stabile ed efficiente. Infatti si limitarono a nominare “ad beneplacitum”, cioè provvisoriamente, alcuni magistrati, tra cui Antonio Venosta, podestà e giudice ordinario di Grosio e Grosotto, per un anno. Corrado Planta di Zuoz fu solo capitano di valle. Dal 1515 la dieta di Ilanz provvide a nominare il primo governatore stabile, Rodolfo Marmorera. Egli fu nominato con lettera d’ufficio capitano generale di Valtellina, Valchiavenna e Alto Lario con mero e misto impero (potere civile e giudiziario), con il titolo di giudice ordinario e dei malefici. Gli appelli contro i giudizi del governatore competevano alla dieta grigione (ed erano detti “ricorsi in dentro”). Il governatore di valle era autorizzato a nominare i titolari delle magistrature, cioè commissario e pretori, purché scelti fra uomini delle tre leghe; avrebbe governato i paesi a nome delle tre leghe con mandato biennale; nell’amministrazione della giustizia doveva ispirarsi ad onestà e imparzialità, attenendosi agli statuti locali, ai privilegi e alle norme consuetudinarie. Il governatore di valle, infatti, come il vicario, doveva presentare entrando in carica le sue credenziali al cancelliere di valle, e giurare sugli statuti alla presenza di lui, che rogava anche l’atto relativo (Romegialli 1886). La dieta retica si riservava di mandare ogni anno due o più sindacatori fino al numero massimo di tre per lega per controllare il suo operato. Se qualche comunità si fosse sentita danneggiata avrebbe potuto ricorrere alla dieta, che avrebbe mandato, appunto, dei sindacatori. Al governatore era assegnato il diritto di riscuotere dazi, pedaggi, tasse sui mercati, salari, onoranze, quote sulle confische e sequestri già di spettanza dei governi precedenti, e, dall’inizio del governo grigione, della camera dominicale di Coira (Salice 1983).
Fino al 1603 i funzionari (Amleute) o ufficiali delle tre leghe (il governatore o capitano generale e il vicario con residenza a Sondrio, i quattro podestà, uno per ciascuna delle giurisdizioni di Tirano, Teglio, Morbegno, Traona) vennero eletti dalla dieta federale o Bundestag della repubblica delle tre leghe, in seguito vennero designati dai comuni retici a rotazione secondo un preciso turno. Con la riforma del 1603, per ovviare agli abusi nell’acquisto degli uffici, ad ogni ufficale venne affiancato un cancelliere grigione con funzioni anche di fiscale; oltre a redigere le sentenze penali, questi sottraeva all’ufficiale la funzione di esattore delle entrate dello stato grigione.
Il governatore, come più alto rappresentante delle tre leghe in Valtellina, comandava la milizia valtellinese, sorvegliava l’ordine pubblico, curava l’applicazione dei decreti, assisteva alle sedute del consiglio di valle, amministrava la giustizia civile e criminale nel terziere di mezzo, ma poteva far eseguire arresti anche negli altri terzieri.
Il salario del governatore, come quelli di tutti gli ufficiali grigioni, era a carico della Valtellina.
Alla scadere del biennio di carica, il governatore e gli altri ufficiali del governo grigione erano sottoposti, come si è accennato, alla sindacatura: commissione di stato con pieni poteri composta da un presidente e da otto membri, che aveva il compito di insediare i nuovi ufficiali, ricevere il rendiconto degli uscenti, infine esaminare e decidere gli eventuali reclami dei sudditi.
L’ultimo governatore fu licenziato a Sondrio in data 24 giugno 1797 (Valtellina 1512-1797).

ultima modifica: 09/01/2007

[ Saverio Almini ]