consiglio di credenza 1443 - 1797
Il consiglio di credenza era formato da quindici membri (credendari) ai quali spettava il compito di eleggere annualmente due consoli, un canevaro e tre campari, secondo quanto disposto negli statuti del 1443. Un’edizione degli stessi del 1725 menziona, inoltre, come organi eletti dal consiglio un consigliere per i consigli di valle, un notaio, un calcatore delle strade comunali, tre revisori dei conti dei consoli, un canevario e oste del comune e due contabili. Ogni credendario veniva eletto da un gruppo di cinque membri del consiglio generale; ogni gruppo veniva chiamato a turno a dichiarare la propria nomina fino al completamento del consiglio.
Dalla seconda metà del XVI secolo i credendari uscenti, che abbandonavano la carica per almeno due anni, facevano parte dei gruppi di elettori. Questo sistema, così concepito per permettere controlli incrociati e assicurare la continuità amministrativa, finì invece coll’essere completamente asservito ai giochi di potere di un`oligarchia ristretta di mercanti, proprietari terrieri imprenditori e notai, appartenenti in definitiva alle famiglie (o parentele) più ricche e importanti di Albino.
ultima modifica: 27/10/2002
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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