squadra di Traona sec. XV - 1797
Fin dal sorgere del terziere inferiore della Valtellina i paesi della sponda destra dell’Adda tentarono di avere riconosciuta una propria autonomia, con la formazione di una giurisdizione (squadra) avente per centro Traona . A partire dal 1436 Traona ebbe la podestaria (con Emanuele Malacrida), ufficio affiancato da un luogotenente, che venne poi fusa con quella di Morbegno. Per circa un trentennio si susseguirono i contrasti tra Traona e Morbegno. In data 7 aprile 1453 venne convocato in Civo (centro geografico del territorio della squadra) un sindacato dei comuni di Buglio, Ardenno, Dazio, Campovico, Traona, Mantello, Dubino, Cercino, Mello, “e di ogni altra comunità avente la stessa causa” per dare facoltà ai deputati di inventariare e valutare l’estimo dei beni mobili e immobili. Solamente tra il 1477 e il 1481 avvenne uno stabile riconoscimento dell’autonomia di Traona. La sistemazione giuridica definitiva della squadra di Traona si sarebbe avuta tuttavia dopo l’occupazione grigione del 1512 (Fattarelli 1986).
Durante il dominio delle tre leghe, Traona ebbe un proprio podestà, con giurisdizione sulle comunità di Dubino, Mantello, Cino, Cercino, Traona, Mello (già della pieve di Olonio), e Ardenno, Dazio, Civo, Campovico, Buglio (già della pieve di Ardenno). Al podestà era affidato il compito di amministrare la giustizia civile e quella criminale (questa in collaborazione con il tribunale del vicario). Entrando in carica giurava l’osservanza degli statuti di Valtellina in mano del cancelliere della giurisdizione.
Oltre al cancelliere, che corrispondeva con il cancelliere di valle e di terziere, convocava i consigli di squadra, ne registrava gli atti e comunicava le deliberazioni, la squadra di Traona aveva propri agenti che partecipavano al consiglio di valle (Amministrazione provincia di Valtellina, 1795).
ultima modifica: 09/01/2007
[ Saverio Almini ]
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