reggenti sec. XIV - 1797
I reggenti, in numero di due, erano i veri capi del comune; la loro carica durava quattro mesi, corrispondenti alla durata di una sessione amministrativa, detta “sorte”. Alla loro elezione presiedeva, nell’epoca di maturità delle istituzioni comunali, il consiglio ordinario, e non l’assemblea popolare come per il decano. I reggenti avevano la responsabilità del disbrigo degli affari esecutivi, compresa la persecuzione dei reati in compagnia del podestà e la direzione dell’assemblea popolare, con poteri pressoché assoluti.
I reggenti, chiamati anche ufficiali maggiori, erano dunque titolari di molteplici funzioni, che andavano dalla convocazione di consigli ordinari e straordinari, ricevere denunce, formare processi, imporre pene, eleggere servitori pubblici, “defferendi iuramenta, provvidendi quibuscumque ordinibus necessariis per magnificum consilium decretandis, et concludendis ad conservationem bone Reispublice nostre”, e inoltre il controllo e la manutenzione dei ponti e strade di spettanza della comunità. Ai due ufficiali maggiori era affidata la custodia del sigillo del contado e dell’archivio ed erano tenuti a far registrare dai cancellieri sui “quaterni” tutte le deliberazioni comunali assunte nel periodo del loro mandato. Al termine dei quattro mesi della “sorte”, il loro operato veniva sottoposto a revisione da parte di due esaminatori.
ultima modifica: 09/01/2007
[ Saverio Almini ]
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