consiglio di comunità sec. XV - 1797
Nel XV-XVI secolo, il consiglio, organo deliberativo della comunità, era presieduto dal decano e composto da sette consiglieri, tre per la quadra dei nobili e uno per ciascuna delle quattro quadre dei vicini, ai quali si aggiungeva l’anziano della Valmalenco nei casi in cui l’argomento trattato fosse di interesse comune.
Dalla seconda metà del XVII secolo, con il cambiamento dell’organizzazione delle quadre, al consiglio di comunità partecipavano di norma un consigliere e due deputati per ogni quadra, tranne che per quella dei vicini, che aveva diritto ad una maggior rappresentanza. Dal 1785 ai consigli di comunità presero parte solo i decani e due deputati per ogni quadra.
Il consiglio di comunità metteva all’incanto annualmente ai privati la gestione della misura del vino, delle granaglie (pesa e stadera), la vendita al minuto del pane, vino e carne, il taglio dell’erba da pascolo, la pulizia delle strade e delle piazze, la conduzione dell’osteria, la riscossione della decima dei forestieri. Appaltando i servizi, la comunità fissava i prezzi di consumo e ne controllava la gestione.
ultima modifica: 09/01/2007
[ Saverio Almini ]
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